0.1 empazare, empazzato, impaççato, impaççe, impaççò, impaza, impazare, impazata, impazò, impazza, impazzando, impazzano, impazzante, impazzanti, impazzare, impazzarne, impazzasse, impazzassi, impazzaste, impazzata, impazzate, impazzati, impazzato, impazzava, impazzeranno, impazzi, impazzino, impazzoe, impazzòe, inpaçando, inpaçato, inpaççando, inpaczato, inpassato, inpazzare, inpazzò, 'mpazao, 'mpazza, 'mpazzano, 'mpazzare, 'mpazzata, 'mpazzato, 'mpazze, 'mpazzò.
0.2 Da pazzo.
0.3 Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Albertano volg., 1275 (fior.); Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.); Contr. Cristo e Satana, c. 1300 (pis.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.).
In testi sett.: Rime Mem. bologn., 1301-24, [1320].
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.).
0.6 N I lessici riportano anche il signif. 'rendere pazzo', 'rendere vano', 'confondere', sulla base di un es. di Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 28, pag. 491.14 che va ricondotto piuttosto a impacciare: «io ti prego, Signore Idio, che tu impazzi il consiglio d'Antitofel».
0.7 1 Uscire di senno, perdere la ragione, diventare matto. Estens. Essere fuori di sè, fortemente adirato, furibondo. 1.1 Agire in maniera sconsiderata, senza freni inibitorii. 1.2 [Con rif. ad animali:] erompere in un improvviso e violento moto di stizza, imbizzarrirsi. 1.3 [Con rif. a un sentimento:] sorgere in maniera improvvisa e irrefrenabile. 1.4 Estens. [Con rif. a una passione, in partic. amorosa, anche in senso mistico:] esaltarsi spiritualmente, infervorarsi.
0.8 Luca Morlino 30.12.2013.
1 Uscire di senno, perdere la ragione, diventare matto. Estens. Essere fuori di sè, fortemente adirato, furibondo.
[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. IV, cap. 60, pag. 295.21: «Stolto, p(er)ké i(m)paççe? Ke dolore à' tu? (E)lo pianto tuo no(n) ti fa nessu(n) prode. Forbiti le lagrime, (e) vedi quello ke tu fai».
[2] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 9, pag. 58.15: Molto si riprese entra se medesmo; et inmantenente che l' altro giorno fue venuto, come uomo che fusse empazzato, incominciò a corrare verso una abadia [di] [mon]aci bianchi ch' era ine presso...
[3] Contr. Cristo e Satana, c. 1300 (pis.), pag. 43.17: Io provo che tu se' inpassato, ch' eri Dio et se' diventato homo et lassastiti ucidere come macto et eri isgridato come ladro.
[4] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 109.26: Lo figliuolo d'Agenore si trasse uno poco addietro, e collo scudo coperto della pelle del leone sostenne li assalimenti, e ritarda colla distesa punta la contastante bocca. Quegli impazza, e dae vane fedite al duro ferro, e ficca i denti nel taglio.
[5] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 15.4, pag. 435: Onde mi dée venir giuochi e sollazzi? / onde mi dée venir motti con risa? / onde, se non tormenti d'ogni guisa? / onde mi dée venir, se non ch'eo impazzi?
- Locuz. verb. Essere per impazzare: essere sul punto di uscire di senno.
[6] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, 10, pag. 322.33: e oltre a questo del pericolo nel quale Ruggieri era la donna sentiva sì fatto dolore, che quasi n'era per impazzare.
- Sost. Fras. Essere sull'impazzare: essere sul punto di uscire di senno.
[7] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 4, pag. 525.17: il che gli era sì gran noia, che egli ne fu quasi in su lo 'mpazzare.
1.1 Agire in maniera sconsiderata, senza freni inibitorii.
[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2215, pag. 252: l'un fugge e l'altro caccia, / chi sta e chi procaccia, / l'un gode e l'altro 'mpazza, / chi piange e chi sollazza: / così da ogne canto / vedea gioco e pianto.
[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 25, cap. 8, par. 3, pag. 405.7: Il giovane lussurioso pecca, ma il vecchio lussurioso impazza.
[3] Rime Mem. bologn., 1301-24, [1320] 79.23, pag. 107: Die et note tuta ora / per vuy vo tormentando, / per lo mondo inpaçando / logo no posso trovare.
1.2 [Con rif. ad animali:] erompere in un improvviso e violento moto di stizza, imbizzarrirsi.
[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 27, pag. 170.13: E se la cavalla scalcheggiasse, e impazzasse, affatichisi un poco colle morse, e starà cheta.
1.3 [Con rif. a un sentimento:] sorgere in maniera improvvisa e irrefrenabile.
[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 8, vol. 2, pag. 168.8: Ma poi che lo riposo del sonno fu cacciato, la rabbia del manicare impazza; e regna per le disiderose mascelle, e nelle budella sanza misura.
1.4 Estens. [Con rif. a una passione, in partic. amorosa, anche in senso mistico:] esaltarsi spiritualmente, infervorarsi.
[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 4.7, pag. 73: Chi pro Cristo va empazzato, / pare afflitto e tribulato, / ma è maestro conventato / en natura e 'n teologia.
[2] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Ilarione, cap. 5 rubr., pag. 166.27: Come liberòe una giovane, che era ammaliata e impazzava d'amore, e d'altri indemoniati che liberòe, e come visitava i frati una volta l'anno.
- [Con rif. a chi suscita tale passione].
[3] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 17, pag. 69.30: Sappiate che una donna di quelle di Montalcino à il marito e quattro figliuoli, e a gran pena la ritenni, che pure si voleva partire da loro, et andare impazzando per Cristo...