IMPERIATO s.m.

0.1 emperïato, imperiati, imperiato, imperiatu, inperiato, 'mperiato, 'mperïato, 'nperiato.

0.2 Da imperio.

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Cronica fior., XIII ex.; Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.).

In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.).

0.5 Locuz. e fras. imperiato del mondo 1.

0.6 N In quanto estranea alla cultura medievale, la distinzione tra l'antico Impero Romano e il Sacro Romano Impero non è qui tenuta in considerazione.

0.7 1 Esercizio della massima autorità militare, giuridica o politica su un gruppo di persone, un territorio o uno stato; comando, dominio. 1.1 L'istituzione politica e la forma di governo dello stato instaurata nell'antica Roma dopo la fine della Repubblica e dei successivi sovrani dell'impero bizantino, dell'impero carolingio e del Sacro Romano Impero.

0.8 Luca Morlino 30.12.2013.

1 Esercizio della massima autorità militare, giuridica o politica su un gruppo di persone, un territorio o uno stato; comando, dominio.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 18, pag. 57.2: Questa fue la fine dello imperiato di quelli di Media.

- Imperiato del mondo: comando universale.

[2] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 93, pag. 186.5: E dicese come lo detto palladio per lo detto Diomede ed Ulisse fu appresentato dinanzi dalli greci nel campo sotto lo paviglione del re Agamennone e tutto incominciò a sudare, come li venisse angustia e fatica di dare l'imperiato del mondo a' greci.

[3] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 4, pag. 30.16: Enea si partì di Troia la grande, quando da' greci fu distrutta e vennesene in Italia e uccise il re Turno ed ebbe per moglie Lavina, figluola del re Latino, del quale e della quale disciese lo 'mperiatodel mondo.

- Fig. [Con rif. al regno dei cieli].

[4] Laude tosc., XIII ex., 1.100, pag. 46: li angeli vederanno in delectança, / di melodie cantando in iubilança, / e ll'altra corte tutta in ioccundança / in quel glorioso imperiato.

1.1 L'istituzione politica e la forma di governo dello stato instaurata nell'antica Roma dopo la fine della Repubblica e dei successivi sovrani dell'impero bizantino, dell'impero carolingio e del Sacro Romano Impero.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 1, pag. 6.2: E da Abraam infino ad Ottaviano imperadore, cioè infino alla natività di Cristo, che fue ne' quarantadue anni del suo imperiato, quando fatta la pace con quelli di Partia si chiusono le porte del tempio di Giano...

[2] Cronica fior., XIII ex., pag. 103.4: Questo Imperadore, ricordandosi per adietro del primo anno del suo imperiato, fece disfare la città di Spuleto, perché lli fu facto noia quando passava a corte.

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 58, pag. 292.9: e lassare Roma in mano de' suoi amici, a procurare o vero a fare di Troia o vero d'Alessandria la sedia dell'imperiato...

[4] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 15.7, pag. 374: E or di nòvo ho trovato un donzello / saggio, cortes'e ben ammaestrato, / che gli starebbe me' l'emperïato, / che non istà la gemma ne l'anello...

[5] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 38, pag. 375, col. 1: Trenta sei anni regnatu / avea lu imperiatu / quando ipso divisone / et questo commandone / per tucto sou pajese...

[6] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 61, pag. 118.4: In questa città di Lavinio tenne Enea la sedia reale d' Italia tre anni, secondo il Maestro delle storie, e compiuto lo suo imperiato, rimanendo Lavinia gravida di lui, annegò in uno fiume... || L'es. è cit. in GDLI s.v. imperato 2, dall'ed. Muzzi, Guido da Pisa, Fatti di Enea, p. 382, che legge «compiuto lo suo imperato».

[u.r. 31.01.2018]