PIEGA s.f.

0.1 piega, piege, piegha, pieghe, plega, pleghe.

0.2 Lat. plica (DEI s.v. piega).

0.3 Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Proverbi, XIII sm. (fior.); Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Gloss. lat.-aret., XIV m.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.5 Locuz. e fras. avere in piega 2.5; cogliere in piega 2.5; dare piega 2.5; mettere in piega 2.5; trovare in piega 2.5.

0.7 1 Operazione attraverso la quale si fa assumere a un oggetto rettilineo una forma diversa, arcuata o angolare, imprimendo una forza su una parte di esso. [Prov.] Arco per piega, gran colpo allega. 2 L'effetto di tale operazione, il punto in cui essa viene compiuta o la parte angolare o arcuata che ne consegue. 2.1 Segno più o meno regolare disposto ad arte o che si forma spontaneamente su un tessuto o su un abito. 2.2 Rimboccatura di un abito. 2.3 Ondulazione, increspatura dei capelli. 2.4 Infossatura, raggrinzimento della pelle. 2.5 Foglio o insieme di fogli di carta disposti in una busta per la spedizione. 2.6 Disposizione o tendenza del carattere che determina il comportamento. 2.7 Fig. Perturbazione atmosferica. 2.8 Fig. Imperfezione morale recondita non corrispondente all'aspetto esteriore che determina doppiezza e ipocrisia. 2.9 Fig. Argomentazione particolarmente involuta e cavillosa. 3 [Mat.] Divisore di un numero non primo.

0.8 Luca Morlino 30.12.2013.

1 Operazione attraverso la quale si fa assumere a un oggetto rettilineo una forma diversa, arcuata o angolare, imprimendo una forza su una parte di esso. [Prov.] Arco per piega, gran colpo allega.

[1] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 29, pag. 297: Arco per piega / gran colpo allega.

2 L'effetto di tale operazione, il punto in cui essa viene compiuta o la parte angolare o arcuata che ne consegue.

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 19, vol. 1, pag. 148.21: sicchè pure al male [[la potenza dell' anima]] si pieghi, sì che ne diviene, come della verga, la quale, poniamo, che sia flessibile da ciascun lato, prende nientemeno la piega a quella parte, alla quale più spesso è inclinata.

[2] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 305.1: hec plica, ce et hec ruga, ge, la piega.

2.1 Segno più o meno regolare disposto ad arte o che si forma spontaneamente su un tessuto o su un abito.

[1] Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.), pag. 334: io infino ad hora mi spoglio del detto Reame, e spontaneamente il concedo a Pirro, del quale egli incontanente l'inuestio con la piega del suo vestimento.

[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 15, pag. 719.32: E quello [[mantello]], sottilissimo, da essa in piega raccolto sotto il sinistro braccio e sopra quello rigittato, mostrando il verde rovescio, ricade verso terra...

- [Con rif. al panneggio nelle arti figurative].

[3] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 24, 19-33, pag. 532, col. 1.8: Nota che 'l depintor quando vol depingere 'pieghe' cunven avere un colore men vivo de quello della vesta, çoè piú scuro, e alora pareno 'pieghe', imperçò che in omne piega l'aere è piú oscuro che in la superfitie, e però se 'l 'colore' della piega ecedesse in chiarità, la vesta non farave piega, anci farave della vesta piega e de sì superfitie, e cussí serave contrario all'intentione del maestro pintore.

2.2 Rimboccatura di un abito.

[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 12, pag. 708.16: bene che uno purpureo mantello, del quale parte il sinistro omero, e di sotto al destro braccio un lembo, passante, ne ritornasse sopra il sinistro, cadente l' altro con doppia piega sopra le ginocchia...

2.3 Ondulazione, increspatura dei capelli.

[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 8, pag. 112.25: li capilli blundi et ordenatamente crispati a pleghe...

2.4 Infossatura, raggrinzimento della pelle.

[1] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), II, ott. 61.8, pag. 37: e, come falso e dispietato furo, / sovr' una mula venne in questo loco, / acompagnata d' altre sette streghe / con gli occhi rossi e' visi fatti a pieghe.

[2] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 1, pag. 70.26: allora vengono le molte risa, allora il povero prende corona, allora si parte il dolore e le rangole e la piega della fronte.

2.5 Foglio o insieme di fogli di carta disposti in una busta per la spedizione.

[1] Brizio Visconti, a. 1357 (tosc.), 5.82, pag. 199: Canzon, tu te ne andrai, vestita a bruno / e mossa da dolore, / dritto a Firenze e lì ti poserai. / Non vaga piega arai, / non carta di valore, / non buono inchiostro ancor lì porterai.

2.6 Disposizione o tendenza del carattere che determina il comportamento.

[1] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 22, pag. 176.19: Onde, siccome il fuoco malagevolmente s' appicca alle legne molli, perocchè vi trova resistenza: e come ancora unacosa, che ha presa una piega, non si può leggermente al contrario piegare, così la grazia malagevolmente entra nel cuore occupato dal suo contrario...

- Locuz. verb. Dare piega: prendere la ritirata.

[2] f Bart. da San Concordio, Giugurtino volg., a. 1313 (pis.>fior.), Cap. 39, pag. 201.9: acciocché, se gli Romani dessono piega, che 'l monte non fosse loro ricetto, e poi loro guarnimento e difesa. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

- Locuz. verb. Mettere in piega: costringere alla ritirata. Fig. Far fronte a una situazione difficile.

[3] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), canz. 10.83, pag. 108: Di me, Mort', a paura, ongnor m'aposta; / ma pur io l'ò sconfitta e messa im piega, / di guisa che nom pò, <i>n me, aver<e> campo / (così di queta m'à lasciato il campo!)...

[4] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 7, terz. 3, vol. 1, pag. 75: Chiamaronsi allor que' della Sega, / e Montevarchi più, che gli altri, pieno / più volte mise i Ghibellini in piega.

- Locuz. verb. Avere, cogliere, trovare in piega: tenere qno sotto il proprio dominio.

[5] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 69, vol. 2, pag. 386.4: a quel tempo alla gloria dell'Inghilesi non era malagevole nulla, i quali faccendo a lloro senno e a lloro voglia de· reame di Francia il quale avieno in piega, il quale stimavano fare di Borgogna...

[6] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 58, terz. 68, vol. 3, pag. 151: Nel dett' anno Castruccio venne a Prato, / credendo i Fiorentin trovare in piega; / ma e' non aspettar troppo il mercato.

[7] F Filippo degli Agazzari, Assempri, 1397 (sen.), 59: però che se 'l dimonio ti cogliarà né mica in piega, elli ti pericolarà. || Varanini-Baldassarri, vol. III, p. 476.

2.7 Fig. Perturbazione atmosferica.

[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 28, pag. 222.15: Ebbe lo vaço disteso però che molte cose comprese, unde fue lo vaço suo come lo cielo però ke tutto lo bene spirituale comprese et sì come lo cielo è disteso che non v'è alcuna piega.

2.8 Fig. Imperfezione morale recondita non corrispondente all'aspetto esteriore che determina doppiezza e ipocrisia.

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 42, vol. 2, pag. 55.36: Nel qual proverbio non vuol altro dire, come dice s. Gregorio, se non che l' uomo non sia doppio, ma semplice, e senza piega, sicchè non abbia una dentro, e un' altra cosa mostri di fuori.

[2] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 3, pag. 403.12: E imperciò sta sempre con animo d'inganno e col cuore doppio, e con piega di mente sempre parla.

2.9 Fig. Argomentazione particolarmente involuta e cavillosa.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 24.26, vol. 3, pag. 394: Però salta la penna e non lo scrivo: / ché l'imagine nostra a cotai pieghe, / non che 'l parlare, è troppo color vivo.

[2] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 11, pag. 81.15: In prima dico, che la confessione debba essere semplice; ciò viene a dire sanza piega.

3 [Mat.] Divisore di un numero non primo.

[1] Paolo dell'Abbaco, Regoluzze, a. 1374 (fior.), 40, pag. 33.17: Se avessi a partire per alcuno numero conposto o numero ripieghante, parti per le sue pieghe, e lla prima è quella che ssi pone dal lato diritto.