NABISSO s.m.

1 Profondità immensa. Fig. Inferno.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 20, pag. 99.2: Ma il peccare de' peccatori non è ricadere, anzi è uno profondare, ché per ogne peccato profondano giù uno grado, e quanto più peccano e più peccati fanno, tanto più profondano, tanto che nne vanno insino in nabisso.

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 21, pag. 167.18: Unde dico che lo peccatore àe lo 'nferno a llato, ché solamente lo fiato è in mezzo. Né la terra sosterrebbe lo peccatore né l'angelo, ma incontenente sarebbe messo in nabisso, se non fusse la grasia di Dio.

[3] Legg. sacre Mgl.II.IV.56, 1373 (fior.), Legg. di S. Ilario, pag. 56.8: e poi ordinò la donna magiore, della quale avea tanto parlato al santo vescovo, e tolse uno de' magiori baroni che fosse nel profondo del nabisso, il quale fu trasfigurato in forma d'una donna...

[4] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 109, pag. 152.10: s'egli andasse al nabisso della terra o al fondo del mare, o s'agrappasse all'aria, della morte non potrebe fugire...

2 Estens. Fragore, sconquasso causato dallo sprofondamento della terra nell'acqua.

[1] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 149, vol. 1, pag. 316.16: l' angelo percosse le dette cinque città, che 'l fuoco pioveva da celo, e la terra tremava, e così profondarono le dette città co' loro tenitori, e tutta quella misera gente, salvo che la città di Sagora. Donde la moglie di Loth, udendo il nabisso così grande, sì si volse indietro, e ella subito si fece statua di pietra, a modo di colore di sale, e così sta ancora.

- Estens. [Come nomignolo].

[2] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 159.337, pag. 160: A tal baratta / corre il malagevole / e 'l can di monna Orrevole / e 'l nabisso / e 'l scoccofisso / e 'l malasanna / e 'l ciscranna / e l'atticiato / col diverso, / e tutto d'ogni verso / comincia la mislea.