PRODIGIO s.m.

0.1 prodigi, prodigii, prodigio, prudigiu.

0.2 Lat. prodigium (DELI 2 s.v. prodigium).

0.3 Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.); Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Avvenimento o fenomeno che trascende, almeno apparentemente, il consueto ordine naturale o il complesso delle conoscenze umane e che viene pertanto interpretato come segno della volontà divina o comunque di una potenza soprannaturale, in partic. come preannuncio di eventi futuri, per lo più negativi. 2 Essere mostruoso, creatura diabolica dalle sembianze per metà umane e per metà animalesche.

0.8 Luca Morlino 30.12.2013.

1 Avvenimento o fenomeno che trascende, almeno apparentemente, il consueto ordine naturale o il complesso delle conoscenze umane e che viene pertanto interpretato come segno della volontà divina o comunque di una potenza soprannaturale, in partic. come preannuncio di eventi futuri, per lo più negativi.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 43.7: Io cognosco gl' inganni di questo prodigio di fortuna esser di molte forme...

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 4, vol. 2, pag. 41.29: A Gemiciu Typu preturi, standu amantellatu et issendu da la porta di Ruma, acadiu unu maraviliusu et nuncamay audutu prudigiu.

[3] Gl Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 1, cap. 6, pag. 65.16: Raccontamento convenevole al proponimento nostro è trattare delli prodigii, cioè miracolosi segni, e quali prosperevoli e quali avversi avvenuti sono.

[4] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 3, pag. 22.18: e mosterrò segni e prodigi di su in cielo, e di giù in terra, cioè sangue, e fuoco, e vampore di fummo...

[5] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 4, cap. 21, vol. 1, pag. 392.10: Più curava il popolo della infermità che cresceva di dì in dì, e grande paura faceano li miracoli e i prodigii che avvenivano per lo paese, e specialmente che la terra si crollava spesse volte e gittava molte case per terra.

2 Essere mostruoso, creatura diabolica dalle sembianze per metà umane e per metà animalesche.

[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 12, pag. 128.9: vide una bestia mostruosa, secondoché il diavolo aveva formata, la quale parea dal mezzo in su uomo e d'indi in giù asino. [[...]] Alla quale parola quello cotale prodigio incontanente fuggendo, cadde quasi morto, in segno che il demonio era sconfitto...