INTERPELLAZIONE s.f.

0.1 interpellatione, interpellazione.

0.2 Lat. interpellatio (GDLI s.v. interpellazione).

0.3 Ranieri volg., XIII pm. (viterb.): 2.

0.4 In testi tosc.: Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).

In testi mediani e merid.: Ranieri volg., XIII pm. (viterb.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Invocazione rivolta a qno cui si indirizza un discorso. 2 [Dir.] Atto pubblico che può ledere o limitare i diritti di proprietà su un bene.

0.8 Marco Maggiore 30.12.2013.

1 Invocazione indirizzata a qno cui si rivolge un discorso.

[1] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 27, 121-138, pag. 725.36: ecco che qui usa esclamazione, o vero apostrofa, esclamando contra la concupiscenzia umana. E perch'ella si fa sempre per interpellazione d'uomo o di femina, o d'animale, o vero da alcuno uomo, overo da alcuna altra cosa, non avendo a cui dirizzi lo sermone, lo dirizza in verso la concupiscenzia del mondo...

2 [Dir.] Atto pubblico che può ledere o limitare i diritti di proprietà su un bene.

[1] Ranieri volg., XIII pm. (viterb.), pag. 227.5: ke -l dettu co(m)paratore (e) le sue reddi sì si co(n)s(er)vi p(er) tua actoritate d(e) le decte cose sença danno, sença tua co(n)tradictio(n)e e dele tue redi (e) sença occasi(o)ne di lege e di raçone e d'usu (e) d'i(n)t(er)pellatio(n)e di comune; la qual cosa tu tti (con)stituisci possidere a so nome.