0.1 intermentiscono, intermentiti, intormentisco; f: intormentìo.
0.2 Da indormentire, avvicinato a torpido o a tormento?
0.3 Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.); Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Intorpidire perdendo la sensibilità delle membra (in partic. in seguito a un dolore intenso).
0.8 Marco Maggiore 30.12.2013.
1 Intorpidire perdendo la sensibilità delle membra (in partic. in seguito a un dolore intenso).
[1] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 20.4, pag. 290: Non sappo, amor Giesù, dolor patisco, / pòrtone pena e tucto intormentisco; / ad tempo ad tempo sì mi ribaldisco, / prendo conforto e tornami 'l vigore.
[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 78, pag. 202.32: I nerbi, e le giunture, e l'altre parti sottili dolgono aspramente, ma tosto intermentiscono, e vengono perdendo il sentimento.
[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 78, pag. 203.1: Tutte queste infertadi son gravi al cominciamento, ma la loro gran forza si spegne per ispazio di tempo. E 'l fine del dolore si è essere intermentiti i membri.
[4] f Apollonio di Tiro (C), XIV pm. (fior.>pis.), [37], pag. 260.4: In verità la tua figliuola Tarsia di subito dolore morìo». Odendo questo Appollonio, tucto il suo corpo intormentìo, e gran pezza stette amortito. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[u.r. 17.10.2017]