LUCÌGNOLO s.m.

0.1 locignulo, locignuoli, lucignioli, lucigniuli, lucigniulo, lucignoli, lucignolo, lucingnolo; a: lucingnulo.

0.2 Lat. tardo lucinium (DELI 2 s.v. lucignolo).

0.3 Doc. fior., 1286-90, [1287]: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1286-90, [1287]; a Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.); Stat. pis., a. 1327; Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).

0.7 1 Intreccio di fibre tessili (spec. di bambagia), adoperato normalmente per alimentare la fiamma di una lucerna o di una candela (anche in contesto fig.). 2 [Tess.] Quantità di lana che si mette sulla rocca per filarla.

0.8 Rossella Mosti 30.12.2013.

1 Intreccio di fibre tessili (spec. di bambagia), adoperato normalmente per alimentare la fiamma di una lucerna o di una candela (anche in contesto fig.).

[1] Doc. fior., 1286-90, [1287], pag. 168.28: It. per menta e per j feruzzo per la lampana, da lucingnolo, d. ij.

[2] a Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.), 3, pag. 108.2: lo lucingnulo che v'este dentro dala cera rinchiuso singnifica l'a(nim)a bianca ch'est messa sensa peccato dentro dal corpo...

[3] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 48, pag. 66.8: Et che li locignuoli loro seano de bambagia et non de altra cosa…

[4] Stat. fior., XIV pm. (3), pag. 158.23: Item che lucignioli, doppieri, torchi e ceri che si adoperano ad morti siano di bambagia…

[5] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 77, pag. 334.29: Lo sterco delo cane rosso, se ungerai con esso alcuno lucignolo di bambagia nuova et porra'lo in alcuna cosa verde, et accendera'lo con gambis puro, vederai presentemente tutta la casa piena di capita di cani.

[6] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 25, 46-66, pag. 648.17: Per lo papiro; cioè lucignolo della candela, ovvero della lucerna…

- [Usato per scopi medicamentosi].

[7] F Libro della cura delle malattie, XIV pi.di. (fior.): Anche sia fatto uno lucignolo di bambagia, e infuso nello inchiostro, e messo nel naso. || Manuzzi, Cura malattie, p. 13.

2 [Tess.] Quantità di lana che si mette sulla rocca per filarla.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 3, pag. 201.2: E appresso, prendendo l'un dell'altro piacere, ragionando e ridendo molto della semplicità di frate bestia, biasimando i lucignoli e' pettini e gli scardassi, insieme con gran diletto si sollazzarono.