RAGGRINZARE v.

0.1 raggrinza, raggrinzi, ragrinza, ragrinzata; a: raggrinzar.

0.2 Da aggrinzare.

0.3 Dolcibene, a. 1368 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Dolcibene, a. 1368 (fior.).

0.7 1 Far diventare grinzoso. Contrarre (un organo). Increspare, accartocciare (un organo vegetale). 1.1 Fig. Opprimere (l'animo). 2 Perdere consistenza o turgidezza.

0.8 Rossella Mosti 30.12.2013.

1 Far diventare grinzoso. Contrarre (un organo fisico). Increspare, accartocciare (un organo vegetale).

[1] F Mesue volg., XIV (tosc.): La medicina fredda raffreda, spessa, ragrinza insieme le parti [[...]] La seccha diseccha, raggrinza... || Mesue, Opera [c. 3r].

[2] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 5, cap. 1, vol. 2, pag. 113.28: Anche sogliono le formiche guastar la pianta tenera e crescente, o il nesto, e generare nelle frondi certi vermicelli, e raggrinzar le foglie e appassarle...

1.1 Fig. Opprimere (l'animo).

[1] Epist. a Quinto volg., XIV (tosc.), Prosa, pag. 5.10: [4] Per la qualcosa prima ti prego di questo, che tu non raggrinzi e non allassi l'animo tuo e che tu non ti lasci soperchiare né sommergere dalla grandezza delle faccende...

2 Perdere consistenza o turgidezza.

[1] Dolcibene, a. 1368 (fior.), 122b.13, pag. 116: Ché i' ho il cazzo mio, ch'è tanto vano, / che dorme in su' coglioni e non si desta, / ed è cinqu' anni o piú che non fu sano! / E quando il piglio e toccogli la testa / e' si ragrinza ed escemi di mano, / come colui che fugge ogni tempesta.

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 164, S. Cecilia, vol. 3, pag. 1462.18: Non sai tu che potenzia è la mia?" Quella rispuose: "La vostra potenzia è quasi com' una vescica piena di vento, la quale se tu pugnessi con l'ago, immantanente raggrinza e impallidisce, e torna in neente tutto ciò che v'era dentro".