ÌADE s.f.pl.

1 [Astr.] Gruppo di stelle che appare in cielo in partic. in primavera, in coincidenza della pioggia.

[1] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Rubriche, pag. 39.4: Capitol de Orion. Capitol de Hyades. Capitol de Pliades.

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 94.24: egli nota e riguarda tutte le stelle correnti nel tacito cielo, Arturo e le Pliade e le Iade e li due buoi del carro del settentrione, e raguarda intorno Oriona armata dell'oro.

[3] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg. volg., a. 1361 (tosc.), L. IX, cap. 1, pag. 358.14: il nostro Iob non ci direbbe cosa nuova, né cosa maravigliosa, dicendo che Idio fece l'Arturo, l'Orione e lo Iade, con ciò sia che nulla cosa sia nel mondo, la quale non sia stata fatta da lui. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[4] Gl f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg. volg., a. 1361 (tosc.), L. IX, cap. 2, pag. 359.12: Apresso dice che fece quell'altre stelle che sono appellate Iade. Iades sono un segno, il quale nasce nel tempo della primavera, quando il sole già comincia a mostrare le forze del caldo suo [[...]] Iade in greco tanto è a dire quanto piova. Unde queste stelle hanno il nome della piova... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[5] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg. volg., a. 1361 (tosc.), L. IX, cap. 2, pag. 360.22: Dopo gli Orioni fece la Yade... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[6] Gl Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Gb 9, vol. 5, pag. 34.5: Chè fa le sette stelle nel polo artico, e Orion, lo qual è una stella dinanzi a uno segno chiamato Arturo, e Iadas, cioè alcune stelle pluviali, e le cose ascoste dello austro.