IATTURA s.f.

0.1 giactura, iactura, iattura, jattura.

0.2 Lat. iactura (DELI 2 s.v. iattura).

0.3 Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Dante, Commedia, a. 1321.

In testi sett.: Niccolò de' Scacchi, p. 1369 (ver.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Parte del carico di una barca o di una nave che si getta in acqua per alleggerirne il peso quando il mare è in tempesta. 2 Estens. Grave disgrazia che comporta danni e perdite di beni e di vite umane.

0.8 Luca Morlino 30.12.2013.

1 Parte del carico di una barca o di una nave che si getta in acqua per alleggerirne il peso quando il mare è in tempesta.

[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 2, pag. 23.24: Et però quelle cose che sono necessarie in della nave sono necessarie in della nave spirituale. Et queste sono tre cose, imperò ch'elli è bisogno la guardia, è bisogno la giactura, et èvi bisogno lo gittamento dell'ancore.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 16.96, vol. 3, pag. 268: Sovra la porta ch'al presente è carca / di nova fellonia di tanto peso / che tosto fia iattura de la barca, / erano i Ravignani, ond' è disceso / il conte Guido e qualunque del nome / de l'alto Bellincione ha poscia preso.

[3] Gl Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 16, pag. 377.24: e però dice, che tosto fieno jattura della barca: ed è jattura quella cosache ssi getta fuori del legno, quando il mare hae fortuna, acciò che lle persone campino per più leggierezza della nave.

2 Estens. Grave disgrazia che comporta danni e perdite di beni e di vite umane.

[1] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 59.14, pag. 101: in questa valle piagnemo el peccato / dei primi nostri miseri taupini / che 'l precepto divin prevaricaro, / di che noi siamo a sì gravi confini, / gustando, lassi, de quel pomo amaro, / che fu caggion di sì crudel iactura, / ciò procurando l'antico aversaro.

[2] Niccolò de' Scacchi, p. 1369 (ver.), 55, pag. 573: Ay, morte cruda, e terribil iactura, / La cui sevicia già del secol tolse / Tanto lume vitale e ben perfecto...

[3] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 16, 88-99, pag. 479.19: Che; cioè lo quale peso, tosto fi' iattura; cioè fi' perditura e danno, de la barca...