0.1 empagurata, empagurato, empaurato, empaurali, empauràllo, empaurare, empauraro, empaurato, impagurare, impagurati, impaurante, impaurata, impaurati, impaurato, impaurava, impauravano, impaurò, inpaurano, inpaurata, 'mpaurao,'npagurata.
0.2 Da paura.
0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.
0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).
In testi mediani e merid.:Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.).
0.7 1 Provocare spavento, incutere timore a qno; minacciare. 2 Provare spavento, essere preso dal timore (anche pron.).
0.8 Luca Morlino 30.12.2013.
1 Provocare spavento, incutere timore a qno; minacciare.
[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 2, cap. 2, pag. 73.26: e deali per rascione empaurare de pene e predicare pace, che la gente s'apacifichi, che non s'ocidano e non se faciano male, perché la gente non possa perire e possa durare e·llo regno.
[2] Poes. an. urbin., XIII, 11.50, pag. 561: Regina pïetosa, / lo to fillolo m'à sì impaurato, / ke nno Li sacço plu merçé clamare.
[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 21.53, pag. 73: pregote, Deo beato, - che m'aiuti al passaio, / ché m'ha sì empaurato, - menacciato del viaio, / sì è scuro suo visaio, - che me fa sì angostiare».
[4] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 11, pag. 5: Li presciuni foro fatty tucti martoriare, / Per essere informati, et ad peczi li talliare, / Et poy dalle fenestre nelle strade gettare, / Acciò che tucti li altri facesse impagurare.
2 Provare spavento, essere preso dal timore (anche pron.).
[1] Legg. G. di Procida, 1282-99 (tosc.), pag. 60.1: Quando i Missenesi viddero questo fuorono molto impaurati come uomini che doveano ricevere morte, che ben l' aveano servita.
[2] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 1922, pag. 89: Quando le donne lui guard[aro] / fortemente empauraro...
[3] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 35, pag. 309.9: Per la quale cosa multo se 'mpaurao Ulixe e perzò fece ipso piglyare Telemaco suo figlyolo e metterelo in perpetua presonia, et ipso se scelze uno luoco dov'esso potesse securamente stare con fedelissima compagnia de li suoy secreti amici.