INFINTA s.f.

0.1 enfenta, infinta, 'nfinta.

0.2 Da infinto.

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).

In testi sett.: Comm. Favole Walterius, XIV ex. (ven.).

In testi mediani e merid.: Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.).

0.5 Locuz. e fras. a infinta 1.1; all'infinta 1.1; senza infinta 1.2, 1.3.

0.7 1 Atto o comportamento ingannevole con cui si fa apparire qno o qsa diversamente da come è nella realtà; menzogna, simulazione. 1.1 Locuz. avv. A infinta, all'infinta: lo stesso che infintamente. 1.2 Locuz. avv. Senza infinta: in modo sincero, senza doppi fini. 1.3 Locuz avv. Senza infinta: in verità, propriamente.

0.8 Luca Morlino 30.12.2013.

1 Atto o comportamento ingannevole con cui si fa apparire qno o qsa diversamente da come è nella realtà; menzogna, simulazione.

[1] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. II, cap. 31, pag. 251.3: Noi cognosciamo per certo che viene dalla natura dell'amore, che, per falsa infi[n]ta dell'amante, se può mostrare d'amare nuova femmina spesse volte per poter me' conosciere la fede e lla fermeçça della sua amança.

[2] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 48, pag. 304.24: Pernice sì ène uno ucello ched ène di cotale natura che, quando fae l'uova per covare, se alcuna altra pernice le le puote furare sì lle le fura, et già non v'à infinta veruna. Et poi sì lle cova bene et diligentemente, et già non v'àe infinta veruna sì come fussero sue huova propie.

[2] Comm. Favole Walterius, XIV ex. (ven.), 38.5, pag. 24: Se per superbia fo di ciel sospinta / l'ançelicha facia che cadé in tera, / en gran diversità mi par chi era / en quella ch'è de vanagloria tinta / e che de cor l'enzusto non à infinta / fin che non cade ne la mortal serra; / come fe il corvo in la paonina guera / per la lor penna ch'avea intorno zinta.

1.1 Locuz avv. A infinta, all'infinta: lo stesso che infintamente.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 7, pag. 212.1: E pensò che fosse acconcio di questo fatto a poterlo compiere, che alla 'nfinta dicendo egli di volere torre per moglie la figliuola del re...

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 1, cap. 5, pag. 63.2: E no 'l mostrò che il facesse ad infinta: che anzi si partio di quello luogo immantenente, et il dolore, ch' e' si recò per quello crudele agurio, con pianto manifestòe.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 69, vol. 1, pag. 521.10: e a la infinta si puose ad assedio ad una terra che ssi chiamava Ancalle per attendere novelle di Cicilia...

1.2 Locuz avv. Senza infinta: in modo sincero, senza doppi fini.

[1] Guittone (ed. Leonardi), a. 1294 (tosc.), 14.10, pag. 42: sì che lo forzo meo senpr'e 'l savere / in lei servire oper' senza enfenta, / fòr guiderdone o merto alcun chedére.

[2] Monte Andrea (ed. Contini), XIII sm. (fior.), tenz. 1, canz. 3.30, pag. 458: Ancora adduce lo mezzo e 'l prencipio, / d'ubidir molti e servir sanza infinta, / c'ogn' inoranza è per loro spinta...

1.3 Locuz avv. Senza infinta: in verità, propriamente.

[1] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 1016, pag. 66: Puoi presaro li suoi vestimenta, / et IIII parti sença enfen[t]a / facte fuoro de quelli vestire...

[u.r. 20.11.2019]