0.1 empià , empiglia, empiya, enpiglia, enpillio, impia, impía, impïa, impiar, impiarle, impigia, impiglia, impigliano, impigliar, impigliare, impigliasse, impigliasti,impigliata, impigliate, impigliati, impigliavansi, impiglierei, impiglio, impiiase, impijà , impilglio, impillia, impiya, inpialle, inpiando, inpïao, inpiar, inpiarà , inpiarlo, inpigiare, inpigliare, inpigliasse, inpiia, inpiliace, inpiya, inpiyage, 'mpiglia, 'mpigliasseno, 'mpigliata. cfr. (0.6 N) inpiglis.
0.2 Da pigliare.
0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 2.1.
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Inghilfredi, XIII sm. (lucch.); Palamedés pis., c. 1300.
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.); Stat. trent., c. 1340; Serapiom volg., p. 1390 (padov.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).
0.6 N Si ritiene di non separare in voce a sé le forme settentrionali che hanno il significato di 'accendere'. Cfr. DEI s.v. impigliare e GDLI s.v. impiare e impicciare (2).
Si esclude dalla doc. l'att. di inpiglis di Esercizi cividal., XIV sm., 21, pag. 103.4.
0.7 1 Ostacolare qno nello svolgimento di un'azione, rendendolo impossibile o comunque più difficile e meno spedito; bloccare, trattenere. 1.1 Trattenere involontariamente un'estremità del proprio corpo in un ostacolo. 1.2 Pron. Rimanere ostacolato nello svolgimento di un'azione. 2 Prendere a compiere qsa. 2.1 Pron. Impegnarsi in un'attività difficile e gravosa; darsi da fare, preoccuparsi. 3 Provocare una combustione; accendere (una candela, il fuoco). 3.1 Pron. Essere acceso, ardere. 3.2 Fig. Far rifulgere.
0.8 Luca Morlino 30.12.2013.
1 Ostacolare qno nello svolgimento di un'azione, rendendolo impossibile o comunque più difficile e meno spedito; bloccare, trattenere.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De falsis excusationibus, 250, pag. 185: Alchun sí è de quii k'entri peccai dormïa / Perzò ke la usura, ke malament l'impïa, / A rend lo mal tollegio trop g'av ess grev sentilla, / Dond el dai soi peccai zamai no se despïa.
[2] Neri de' Visdomini (ed. Panvini), XIII sm. (fior.), Dubbia 23.67, pag. 450: S'io vivo disperato / non è già meraviglia, / c'Amor mi pur impiglia / in dar tormento mai non rifinando...
[3] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 7, 18.6, vol. 3, pag. 232: e minuta famiglia / s' è buona, non t' impiglia.
[4] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 30, 100-108, pag. 653, col. 1.4: çoè 'a vui immortai no impiglia accidente de tempo né corso'.
1.1 Trattenere involontariamente un'estremità del proprio corpo in un ostacolo.
[1] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 11.7, pag. 760: Poi se ne va iocando a la foresta / ove la trova più ['n]tricata e scura, / inpiliace le corna, e sì s'arresta, / ogni omo li dà poi morte dura.
1.2 Pron. Rimanere ostacolato nello svolgimento di un'azione.
[1] Pallamidesse Bellindote (ed. Monaci), a. 1280 (fior.), 19, pag. 292: e come 'l cierbio facie, / ch'escie de la mandra, / va a morire a grido loco, / similemente m'impilglio...
[2] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 4.38, pag. 108: Vana promessa messo m'ha in errore, / e folle sicuranza / mi fa del parpaglion risovenire, / che per clartà di foco va a morire: / così m'impiglio credendo avanzare, / ca molti doglion per troppo affidare...
[1] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 20, pag. 67.22: Elli aveano i· lloro d'und'elli potiano fare sì grande cavallaria, com'elli la 'mpigliasseno, ch'elli erano sì strainamente forti, che la loro forsa no potrebbe essere leggieremente messa al di sotto per null'altra forza.
[2] Doc. fior., 1353-58, [1355], pag. 83.1: Comandarono a Franciescho et a me Filippo, che qua entro non si inpigliasse cosa niuna di nuovo, sanza farlo loro sentire.
2.1 Pron. Impegnarsi in un'attività difficile e gravosa; darsi da fare, preoccuparsi.
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 32.6: e questi non si trametteano delle cose publiche, cioè delle signorie e delli officii e delle grandi cose del comune, ma impigliavansi a trattare le picciole cose delle private persone, cioè delli speciali uomini.
[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 6, cap. 12.55, pag. 461: Né qui di farti chiaro non m'impiglio / come Ansalon fu morto e chi l'uccise...
3 Provocare una combustione; accendere (una candela, il fuoco).
[1] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 93.3: Tuo' una erba che à nome fumestera et un'alltra erba che à nome caserga e sacha nde e fa' nde pollvere e tuo' chandelle et i(n)pialle e meti de questa pollvere per susso quando tu le as studade e puo' metille un passo lonçi l'un da l'alltro e puo' impia nde J e metilla çosso et ella i(n)piarà tute le olltre.
[2] Stat. trent., c. 1340, cap. 31, pag. 30.33: Posa sì se de' tuti vestir de la capa de la disciplina e sì se de' tor le nostre candele grosse e impiarle, et aver con nu' duy prevedi che vadan segnando et incensando li cymiteri là o' çaso li nostri morti per tute le glesie de Trento...
[3] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. [35.6], pag. 48.20: Alguni la mete in un vasello nuovo de terra, e po inpiia el fugo sotto a questo vasello fortementre e lassalo stare, infina che el se inpiia.
3.1 Pron. Essere acceso, ardere.
[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 7, pag. 12.5: Ma el meiore è quelo che se impigia al fugo e quando el se asmorça fa spuma.
[2] Gl Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 16, pag. 22.11: E incendese, çoè impiiase el fuogo in questa, e cauteriça fortissimamentre.
[1] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 5, pag. 228.26: Ché como le omnipotente Dee, aspirando e inpiando la creatura rational, e vivifica e move le cose invisiber...
[u.r. 22.01.2021]