INTANARE v.

0.1 entanate, entane, intana, intanare, intanata,intanati.

0.2 Da tana.

0.3 Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.); Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.); A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. perug., c. 1350; Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Nascondere in un luogo appartato. 1.1 Pron. Ritirarsi in un luogo appartato e sicuro; rifugiarsi, nascondersi. 1.2 Fissarsi nel punto in cui si è rivolti. 1.3 Pron. Introdursi lentamente; insinuarsi.

0.8 Luca Morlino 30.12.2013.

1 Nascondere in un luogo appartato.

[1] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 13, pag. 112.5: Erano quelle locora non domestiche, anche paurose per li moiti impedimenti de mura rotte, fonnamenti de case e de torri; locora senza vie, locora da intanare iente.

1.1 Pron. Ritirarsi in un luogo appartato e sicuro; rifugiarsi, nascondersi.

[1] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 13.7, pag. 433: E per magnificar la terra vostra, / che non è oggi de le più onorate, / a guisa di conigli vi entanate, / e 'l viso, ove si dée, non si demostra.

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 29.23, pag. 418: E come per paura e per ismago / lo coniglio s'intana e si nasconde, / costui sotterra corre come un drago.

[3] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 111, pag. 255.10: Per la grazia di Dio con tutti semo in concordia, e non dica Giovanni che noi ci vogliamo intanare per le celle...

[4] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 74, terz. 15, vol. 3, pag. 321: Al fin co' raffi a terra fur tirati; / le guardie la difesa abbandonaro, / e nella Rocca si furo intanati.

1.2 Pron. Fissarsi nel punto in cui si è rivolti.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 6.1111, pag. 195: Da Marte viene la fortezza umana / Quando si mostra sua benigna luce / Che di sotto l'Arïete s'intana.

1.3 Pron. Introdursi lentamente; insinuarsi.

[1] Poes. an. perug., c. 1350, 371, pag. 25: Dè reducete ad un le bine volglie / e non s'entane en voi la meretrice / ch'aguza gli apetite a prave dolglie.