0.1 incella, inciela.
0.2 Da cielo.
0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.
In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).
N L'att. di Francesco da Buti è cit. dantesca.
0.6 N Att. solo in Dante e nei commentatori.
Doc. esaustiva.
0.7 1 Collocare nel cielo (con signif. fig. di 'innalzare ad un più alto grado di beatitudine'); lo stesso che imparadisare.
0.8 Rossella Mosti 30.12.2013.
1 Collocare nel cielo (con signif. fig. di 'innalzare ad un più alto grado di beatitudine'); lo stesso che imparadisare.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 3.97, vol. 3, pag. 47: «Perfetta vita e alto merto inciela / donna più sù», mi disse, «a la cui norma / nel vostro mondo giù si veste e vela...
[2] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 3, 97-108, pag. 91.39: et alto merto; cioè merito eccessivo, inciela; cioè in cielo alluoga, Donna...
- [Diversamente glossato].
[3] Gl Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 3, 97-108, pag. 78, col. 2.2: Incella, Si è verbo activo e vale tanto come 'lo celo informa'...