0.1 indraca, indraga.
0.2 Da drago 1.
0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.8 Rossella Mosti 30.12.2013.
1 Pron. Farsi drago, mostrarsi feroce come un drago.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 16.115, vol. 3, pag. 271: L'oltracotata schiatta che s'indraca / dietro a chi fugge, e a chi mostra 'l dente / o ver la borsa, com' agnel si placa, / già venìa sù, ma di picciola gente...
[2] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 16, 112-123, pag. 481.34: che s'indraca; cioè fa come draco et incrudelisce et ampia la gola, per divorare come fa lo draco...
2 Dare fierezza? || (Ageno, Sacchetti, Rime, p. 156).
[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 126.13, pag. 120: Per questo un timoroso amor m'alaga / tanto 'l mio cor<e> che mai non mi rinfranco, / se la luce non viene allora vaga; / quando quel fia non sarò sazio anco, / mostrando versi <o>ve costei m'indraga, / che splende più ch'ogn'altra in ogni bianco.