INFORSARE v.

0.1 inforsa, inforsare, inforsi.

0.2 Da forse.

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Essere in dubbio. 2 Mettere in forse, rendere instabile (una condizione).

0.8 Rossella Mosti 30.12.2013.

1 Essere in dubbio.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 24.87, vol. 3, pag. 401: Ond'io: «Sì ho, sì lucida e sì tonda, / che nel suo conio nulla mi s'inforsa».

[2] Gl Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 24, 79-87, pag. 540, col. 2.4: Mi s'inforsa, çoè niente de quella mi è in dubbio. 'Inforsa' è verbo informativo, e descende da questo averbio dubitandi 'forsan vel forsitan'.

[3] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 5, 1.19, pag. 181: E per amor di ciò nullo s'inforsi, / Chè la chinata terra e 'l gran profondo / De' fiumi, con lor ordine discorsi, / Di questi casi reggon ciascun pondo.

[4] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 24, 79-87, pag. 658.23: nulla mi s'inforsa; cioè nulla cosa m'è in dubbio; questo è verbo derivato da forsi, che è avverbio che significa dubitazione; unde inforsare si pone per dubitare.

[5] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 36.242, pag. 249: né alcuno intexe le parole sane, / de tutti quegli che magnavan sego, / perché il dicesse, mo giascun inforsa...

2 Mettere in forse, rendere instabile (una condizione).

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 152.4, pag. 208: Questa humil fera, un cor di tigre o d'orsa, / che 'n vista humana e 'n forma d'angel vène, / in riso e 'n pianto, fra paura et spene / mi rota sì ch'ogni mio stato inforsa.