ÌDOLO (2) agg./s.m.

0.1 idola, idole, idoli, idolo.

0.2 Fr. ant. idules. || Cfr. 0.6 N.

0.3 Milione, XIV in. (tosc.): 1.

0.4 Att. solo in Milione, XIV in. (tosc.).

0.6 N Cfr. Cardona, p. 644: «Marco Polo riserva il termine di idoli (fr. ydres, idules) a tutti i fedeli di religioni che non siano la cristiana e la mussulmana», oltre che al signif. di idolo 1; in fr. ant. quest'uso, interpretabile prob. come meton., è comunque esclusivo delle versioni del Divisament dou monde di Rustichello da Pisa e di Gregoire, in cui occorre con una certa frequenza, ciò che induce a scartare l'ipotesi che si tratti di un mero fraintendimento: cfr. DEAF s.v. idle, § 2.

0.7 1 Che adora gli idoli. Estens. Che professa una religione politeista; pagano. 1.1 Sost. Adoratore di idoli. Estens. Fedele di una religione politeista; pagano.

0.8 Luca Morlino 30.12.2013.

1 Che adora gli idoli. Estens. Che professa una religione politeista; pagano.

[1] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 114, pag. 177.20: La gente è idola e malvage, ché non ànno per niuno pecato di far male e di rubare; e ssono li migliori scherani del mondo. || Cfr. Divisament, CXV: «Les jenz sunt ydres et maveisez duremant».

1.1 Sost. Adoratore di idoli. Estens. Fedele di una religione politeista; pagano.

[1] Gl Milione, XIV in. (tosc.), cap. 59, pag. 80.12: Quivi àe città e castella assai; quivi à IIJ generazioni di genti, cioè idoli, e quegli ch'adorano Maccomet, e cristiani nestorini. || Cfr. Divisament, LX: «il hi a trois generasionz de jens: ce sunt ydres et celz que aorent Maomet et cristienz nestorin».