0.1 ensalvatechito, insalvaighio, insalvatikito, insalvatichita, insalvatichito.
0.2 V. inselvatichire.
0.3 Poes. an. urbin., XIII: 1.
0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Filocolo, 1336-38; Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.); S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1375].
In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.
In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII.
0.5 In molti casi è dubbio che gli ess. qui raccolti non abbiano valore verbale.
0.7 1 [Detto di un animale:] non addomesticato, lo stesso che selvatico. 1.1 [Detto di persona:] che vive allo stato selvaggio. 2 [Detto di un luogo:] ricoperto di vegetazione spontanea. 2.1 [In contesti fig.].
0.8 Sara Ravani 30.12.2013.
1 [Detto di un animale:] non addomesticato, lo stesso che selvatico.
[1] Poes. an. urbin., XIII, 25.16, pag. 596: Amor, tu mm'ài 'spectato - et io so' pur fugito, / como lo mal astore ked è insalvatikito; / molto m'ài reclamato - k'io torne al To convito / e la Tua carne rossa degnato m'ài mustrare.
1.1 [Detto di persona:] che vive allo stato selvaggio.
[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 326.6, pag. 206: Se per la sua venuta la contessa / non pacifica l'odio di sta terra, / parmi veder multiplicar gran guerra, / e tutta la cità stutta e malmessa; / ché l'un voler cum l'altro non s'apressa / et, ensalvatechito, çaschun erra...
2 [Detto di un luogo:] ricoperto di vegetazione spontanea.
[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 1, pag. 360.30: Non è per lo insalvatichito luogo mancata la deità di noi padre di Citerea abitatore di questo tempio...
[2] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 11, pag. 98.16: Lo podere d' uno era per negligenzia insalvatichito, e ripieno di spine, e volendolo racconciare mandoe il figliuolo, che 'l diboscasse...
[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 16.18, pag. 181: Or, segnor De' onnipontente, / mandai in noi o fai venir / qualche fontanna xorzente / per lo cor nostro atenerir, / lo quar è seco e senza umor / e de spine è insalvaighio...
[2] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1375] lett. 41, pag. 168.18: per lo peccato commesso era l' orto nostro sì insalvatichito che veruno frutto di virtù poteva produciare che gli desse vita.
[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 16, 130-135, pag. 385.6: In rimprovero del secol selvaggio; cioè dell'età presente insalvatichita o partita dal virtuoso vivere...