PAVENTARE v.

0.1 paventa, paventando, paventano, paventare, paventato, pavente, paventi, paventino, pavento, paventò, paventoe.

0.2 Lat. volg. paventare (DELI 2 s.v. paventare).

0.3 Dante, Vita nuova, c. 1292-93: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Vita nuova, c. 1292-93; Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.).

N L'att. in Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.) è cit. dantesca.

0.7 1 Provare timore e sgomento, prevedere eventi negativi o circostanze spiacevoli.

0.8 Sara Ravani 30.12.2013.

1 Provare timore e sgomento, prevedere eventi negativi o circostanze spiacevoli.

[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 23 parr. 1-16, pag. 96.10: E maravigliandomi in cotale fantasia, e paventando assai, imaginai alcuno amico che mi venisse a dire: «Or non sai? la tua mirabile donna è partita di questo secolo».

[2] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 53.2, pag. 182: Lo 'namorato core, / messere, se paventa, / nonn è da blasimare, / ché fino amor nonn è sanza temere...

[3] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 13.7, pag. 47: Se 'nsino 'l mento avesse la gorgiera, / conquisterebbe il mar, non che la terra; / e chi paventa e dotta sua visera, / al mio parer nonn è folle ned erra.

[4] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 13b.19, pag. 90: unde, parlando, dir quazi pavento, / ché dare spiramento / è dificile me...

[5] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 2.21, pag. 6: L'alto messo onorato - da ciel te fo mandato; / lo cor fo paventato - de la sua annunziata...

[6] Sonn. ann. Vat.Lat. 3793, XIII/XIV (tosc.), 7.6, pag. 42: ma quando la fortuna suole gridare, / paventa quel che nonn ha fermitate; / però, come la nave prova il mare, / così prova l'amico aversitate.

[7] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 4.17, vol. 1, pag. 59: E io, che del color mi fui accorto, / dissi: «Come verrò, se tu paventi / che suoli al mio dubbiare esser conforto?».

[8] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 10, pag. 351.12: Ma quelli niente paventa, ispaventando il magnanimo nemico, e fermasi... || Cfr. Aen., X, 770: «manet imperterritus ille...».

[9] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), tenz. 12.3.11, pag. 794: Però ti prego che tu non sie lento / a far quel che v'è scritto in questo foglio, / da po' che io servirte non pavento.

[10] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 71.2, pag. 95: Perché la vita è breve, / et l'ingegno paventa a l'alta impresa, / né di lui né di lei molto mi fido...

[11] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 21, 127-135, pag. 559.14: Non vo' che tu paventi; cioè abbia paura...