0.1 paventosa, paventose, paventosi, paventoso, paventusi.
0.2 Da pavento.
0.3 Dante, Vita nuova, c. 1292-93: 1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Vita nuova, c. 1292-93; Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).
In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).
0.5 Locuz. e fras. non paventoso 1.1.
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Sgomento dal timore, che ha paura. 1.1 Locuz. agg. Non paventoso: impavido. 2 Che incute paura.
0.8 Sara Ravani 30.12.2013.
1 Sgomento dal timore, che ha paura.
[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 3 parr. 10-12.13, pag. 16: Poi la svegliava, e d'esto core ardendo / lei paventosa umilmente pascea: / appresso gir lo ne vedea piangendo.
[2] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. II, cap. 25, pag. 221.14: Ma se ll'ama[n]te è tale a cui si faccia di portare arme, sì ssi dé portare che della sua valentrìa si dica per tutti pienamente, perciò che gran menomanza torna d'altrui, s'egli è paventoso in battaglia.
[3] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), D. 166.59, pag. 872: Neente mi sta 'n grato; / perché viver mi lasso? / però che paventoso / son più di tal peccato.
[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 12, pag. 423.2: I Trojani gridano, e i paventosi Latini e le schiere d'ambedue si rizzano a raguardare. || Cfr. Aen., XII, 730: «exclamant Troes trepidique Latini...».
[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 18, pag. 178.26: Chisto sagittario cossì facto, trasendo a la vattaglya, li cavalli chi lo vedevano faceannose paventusi e quase rustivi dovetando de se le appressemare...
- [Con valore attenuato:] intimidito, sospettoso.
[6] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 334.5, pag. 417: Già di me paventosa, or sa (nol crede) / che quello stesso ch'or per me si vòle, / sempre si volse...
1.1 Locuz. agg. Non paventoso: impavido.
[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 8, pag. 279.7: E la lupa abundante di latte stare chinata in nella verde spelunca di Marte, e giacere i due fanciulli pendenti a costei intorno alle poppe, e lattare la madre non paventosi... || Cfr. Aen., VIII, 633: «impavidos».
[1] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg. volg., a. 1361 (tosc.), L. XVIII, cap. 8, pag. 713.8: E per lo nome della tempesta egli non vuole dare ad intendere altro se non la turbazione di quello paventoso e aspro giudicio... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.