LAMPANAIO s.m.

0.1 lampanaio, lanpanaio.

0.2 Da lampana.

0.3 Doc. sen., 1306-75 (2), [1370]: 1.

0.4 Att. nel corpus solo in Doc. sen., 1306-75 (2), [1370]: 1.

0.6 N L'es. di Giordano da Pisa, Prediche (Redi), cit. a partire da Crusca (3) e passato a TB e GDLI, potrebbe essere un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 88-90.

Doc. esaustiva.

0.7 1 Lo stesso che candelabro. 2 Chi fabbrica o vende lampade.

0.8 Luca Morlino 30.12.2013.

1 Lo stesso che candelabro.

[1] Doc. sen., 1306-75 (2), [1370], pag. 29.30: A Cristofano di Chosona dipentore per dipentura el detto lanpanaio a sue ispese di giesso e di cholla e d'azuro e di vernicie e di doratura e d'oglio di semellino, sei fiorini e mezzo.

[2] Doc. sen., 1306-75 (2), [1370], pag. 269.6: A maestro Chiecho del Giucha per lampanaio di legname per detta chapella fior. 4 d'oro e 25 soldi.

2 Chi fabbrica o vende lampade.

[1] f Giordano da Pisa, Prediche (Redi): Andō nella bottega del lampanaio, a provveder la lampana. || Crusca (3) s.v. lampanaio.