LATRANTE agg.

0.1 latrante.

0.2 V. latrare.

0.3 Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Con rif. a un cane:] che abbaia.

0.8 Luca Morlino 30.12.2013.

1 [Con rif. a un cane:] che abbaia.

[1] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), Inf. c. 1, pag. 349.17: tu somiglierai a latrante cane il feroce e stemperato litigatore.

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 8, pag. 281.19: e non si vede anco dietro due serpenti doppo le spalle, e li mostri degli Dei d'ogni generazione e il latrante Anube tengono le lancie contra Neptuno, e contra Venus, e contra Minerva.

[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 115, S. Bernardo, vol. 3, pag. 1003.25: Quando ebbe ingenerato il terzo figliuolo, cioč Bernardo, portandolo ella ancora nel ventre, vidde un sogno, ch'era profezia di quelle cose che doveano essere di lui, cioč un catello bianco, e nel dosso tutto cotale come rosso, e latrante parea ch'ella avesse nel ventre.