0.1 lairaor, latradore, latratori; f: latratore.
0.2 Lat. latrator (DEI s.v. latrare).
0.3 Anonimo Genovese (ed. Contini): 2.
0.4 In testi tosc.: Bibbia (03), XIV-XV (tosc.).
In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Contini); Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).
0.6 N L'es. di Giordano da Pisa, Prediche (Redi), cit. a partire da Crusca (4) e passato a TB e GDLI, potrebbe essere un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 88-90.
Doc. esaustiva.
0.7 1 [Con rif. a un cane:] che abbaia. 1.1 Estens. [Con rif. a un essere dalle fattezze umane:] che emette un urlo paragonabile al verso di un cane. 2 Sost. Estens. [Con rif. a una persona o a un essere dalle fattezze umane:] chi nuoce alla reputazione di qno; detrattore. 3 Sost. Fig. [Con rif. a una persona:] chi predica ad alta voce.
0.8 Luca Morlino 30.12.2013.
1 [Con rif. a un cane:] che abbaia.
[1] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), Prol. Re, vol. 3, pag. 10.3: acciò che contra i cani latratori, li quali inverso di me con bocca rabbiosa s' adirano...
1.1 Estens. [Con rif. a un essere dalle fattezze umane:] che emette un urlo paragonabile al verso di un cane.
[1] f Giordano da Pisa, Prediche (Redi): Gli apparve un demonio latratore a guisa d'un cane. || Crusca (4) s.v. latratore.
2 Sost. Estens. [Con rif. a una persona o a un essere dalle fattezze umane:] chi nuoce alla reputazione di qno; detrattore.
[1] Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311, 2.2, pag. 717: Quasi ogni greco per comun / è lairaor, neco e soperbo; / e in nostra contrâ n' è un / chi de li aotri è pu axerbo. || La rubrica del testo legge: «Contra que[n]dam detractorem»; cfr. Cocito, Anon. gen., p. 208.
[2] f Trattato delle virtù e dei vizi: Come se fosse il vero latratore infernale. || Crusca (4) s.v. latratore.
3 Sost. Fig. [Con rif. a una persona:] chi predica ad alta voce.
[1] Gl Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 12, 46-60, pag. 278, col. 2.21: Lo qual sonio fo ch'ella vedea nascer de lei un cane, che portava una faxella de fogo in bocca, la quale infiammava tutto 'l mundo, e questo ave a significare che quel nado dovea essere vertuoso predegadore e accendedore de fe' cattolica; [[...]] latradore, çoè predegadore; infiammadore, çoè donatore de vertú de carità .