LATRINA s.f.

0.1 latrina.

0.2 Lat. latrina, forma contratta di lavatrina (DELI 2 s.v. latrina).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Stat. pis., 1330 (2).

In testi sic.:Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Locale adibito all'espletamento dei bisogni corporali. Estens. Luogo sporco, lurido (anche in senso fig., con connotazione morale). 2 Fig. Persona che compie azioni turpi e nefande al servizio di un potente; sgherro, scherano.

0.8 Luca Morlino 30.12.2013.

1 Locale adibito all'espletamento dei bisogni corporali. Estens. Luogo sporco, lurido (anche in senso fig., con connotazione morale).

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 9, pag. 313.1: Et un altro disse: per gran necessità è costretto l'uomo onesto d'andare alla latrina.

[2] Stat. pis., 1330 (2), cap. 144, pag. 597.3: Et della dicta pecunia quello officiale possa et debbia comprare l' olglio et le candele, et la pigione della casa che si tiene per agevilare allato alla dicta carcere, et le spese de l' acqua et della latrina al modo uzato pagare.

2 Fig. Persona che compie azioni turpi e nefande al servizio di un potente; sgherro, scherano.

[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 7, par. 20, vol. 1, pag. 142.22: Indigne lu richipi Iuda et li soi cunsimili, li quali per tuctu lu tempu di la vita loru sunu privaxa et latrina di lu diavulu...