PREDELLA s.f.

0.1 predella, predelle.

0.2 Longob. *predil (LEI Germanismi s.v. got. *bridila; longob. *bredil/*predil 'assicella', 7, 1270.9).

0.3 Doc. fior., 1286-90, [1290]: 1.1.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1286-90, [1290]; Doc. sen., 1302-60, [1302]; Doc. pist., 1302-3; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

0.5 Locuz. e fras. predella d'altare 1.3.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Piccola pedana con funzione di appoggiapiedi o di sgabello. 1.1 [Rif. al coro di una chiesa:] basamento di legname degli stalli. 1.2 [Rif. al crocifisso:] piccola base sporgente sulla quale sono inchiodati i piedi di Cristo. 1.3 Gradino dell'altare. 2 Tavola rettangolare allungata che costituisce la base di un polittico o di una pala d'altare, generalmente suddivisa in riquadri con scene riguardanti il soggetto principale dell'opera. 3 [Masc.] Sezione del freno medievale, costituita da due aste metalliche unite da un traversino e collegate con le redini e con il morso nella bocca del cavallo. Estens. Il freno stesso con le redini.

0.8 Andrea Felici 30.12.2013.

1 Piccola pedana con funzione di appoggiapiedi o di sgabello.

[1] ? Doc. pist., 1302-3, pag. 298.11: A Uficale p(er) uno fantte che portò la predella e-l malglo...

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 88, vol. 2, pag. 47.32: Et neuno possa tenere desco, predella o vero banca fuore de la casa...

[3] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 2, pag. 16.9: E non trovando subitamente bastone da percuoterlo, irato e furioso pigliò la predella o altro legno che aveva sotto li piedi...

[4] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 37, pag. 237.7: Essendo il re Carlo un dì a mensa, (avea per costume di dare mangiare a' poveri ne la medesima sala dov'egli, là dirimpetto bassi su certe predelle)...

[5] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 29.14, pag. 197: Sedi al meo dritto lato, ch'eo ne ò brama, / mentre che cui innimicar te feo / metta sotto toi pèi come predella...

[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 176, S. Pelagio papa, vol. 3, pag. 1556.2: Quando il re l'ebbe sentito, saltò fuori del letto, e volendo prendere la spada, ma non potendola trarre fuori, cominciossi a difendere vigorosamente con una predella...

[7] Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), cap. 4, pag. 65.3: 'sta colà tu', o vero 'siedi sotto la predella de' miei piedi!'...

- [In contesto fig.].

[8] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 31, pag. 224.25: Non giurare nè per lo cielo, imperò ch' è sedia di Dio, nè per la terra, inperò ch' è predella de' suoi piedi...

1.1 [Rif. al coro di una chiesa:] basamento di legname degli stalli.

[1] Doc. fior., 1286-90, [1290], pag. 306.10: dì xxj di gennaio in iiij assi d'abete e in xxvij predelle, lib. iiij e s. xij e d. iij.

1.2 [Rif. al crocifisso:] piccola base sporgente sulla quale sono inchiodati i piedi di Cristo.

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 51, Passione G. Cristo, vol. 2, pag. 446.20: la bocca che ammaestrava gli angeli è abbeverata di fiele e d'aceto, li piedi che la loro predella è adorata, [[...]] sì furono conficcati a la croce col chiavello...

1.3 Predella d'altare: piattaforma di legno che si colloca sopra il gradino superiore di un altare.

[1] Doc. sen., 1325, pag. 76.1: Anco, sedici banche le quali stanno e s' aduoperano in cappella e per la casa. Anco, due predelle da altare.

2 Tavola rettangolare allungata che costituisce la base di un polittico o di una pala d'altare, generalmente suddivisa in riquadri con scene riguardanti il soggetto principale dell'opera.

[1] Doc. sen., 1302-60, [1302], pag. 4.16: XLVIIJ libre al maestro Duccio dipegnitore per suo salario di una tavola o vero Maestà che fecie et una predella che si posero nell'altare ne la Casa de' Nove...

[2] Doc. sen., 1306-75 (2), [1339], pag. 196.9: xlviiij lib. xij sol. ii den. i quali paghò a maestro Paolo Bindi, per facitura la predella de la tavola di San Crescenzo e per lo legname che bisognò per essa predella.

3 [Masc.] Sezione del freno medievale, costituita da due aste metalliche unite da un traversino e collegate mediante anelli con le redini e con il morso nella bocca del cavallo. Estens. Il freno stesso con le redini. || (Arquint, Studio sui freni, p. 59).

[1] Doc. fior., 1311-13, pag. 85.27: dè dare, dì 9 di febraio decto, per raconciatura di quattro freni et per due predelle et uno paio di rendini s. otto d. due tornesi piccoli...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 6.96, vol. 2, pag. 97: Ahi gente che dovresti esser devota, / e lasciar seder Cesare in la sella, [[...]] guarda come esta fiera è fatta fella / per non esser corretta da li sproni, / poi che ponesti mano a la predella.

[3] f Dini, Mascalcia, 1352-59: Poi ch 'l puledro è alquanto rassicurato, gli si debbe mettere in bocca un freno a cannello senza alcun altro camo, con la predella bene disardita. || TB s.v. predella.

[4] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 6, 94-105, pag. 137.18: predella è parte del freno dove si tiene la mano quando si cavalca...

- [Rimandato al lat. praedium per paretimologia].

[5] Gl Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 6, 94-105, pag. 105, col. 1.6: 'Predella' s'intende da questo nome: «predium, predii», che è la possessione, o ver villa, o ver campo. Sí che dice l'A.: 'poiché tu ... ponisti mano ... alle toe possessioni e lasastilo vignire a reggere Italia è fatta cussí fella' ...

[6] Gl Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 83.3: guarda come esta fiera è fatta fella, cioè superba. E perchè sì è? perchè non è tocca dalli sproni, cioè dal tuo dominio; e questo è avvenuto, poscia che tu ponesti mano alla predella. Predella discende da quello nome praedium praedii, che è la possessione, o vero villa, o vero campo; sì che dice l' Autore: poscia che tu, Alberto, ponesti mano alla predella, cioè alle tue possessioni, e lasciasti il venire a reggere Italia, ella è così fatta fella.