LIQUARE v.

0.1 liqua, liquati; f: liquare.

0.2 Lat. liquare (DEI s.v. liquare).

0.3 Albertano volg., 1275 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Albertano volg., 1275 (fior.).

N Le att. in Jacopo della Lana e Francesco da Buti sono cit. dantesche.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Sciogliere o liquefare. 2 Pron. Manifestarsi (anche trans.).

0.8 Pär Larson 05.10.2012.

1 Sciogliere o liquefare.

[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. III, cap. 37, pag. 215.5: [67] Et certo sì come sole la cera liqua (e) ala t(er)ra i(n)dura, così la pecunia l'avaro torm(en)ta...

2 Pron. Manifestarsi (anche trans.).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 15.1, vol. 3, pag. 239: Benigna volontade in che si liqua / sempre l'amor che drittamente spira, / come cupidità fa ne la iniqua, / silenzio puose a quella dolce lira, / e fece quïetar le sante corde / che la destra del cielo allenta e tira.

[2] Gl Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 15, 1-12, pag. 335, col. 1.3: Benigna volontade. Çoè che l'uno amore che spera drittamente, che è quel de carità, si liqua, çoè sí se mostra in la 'voluntà benigna', tutto a simele come la cupiditade se mostra in la iniqua voluntà...

[3] Gl Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 15, pag. 345.4: Essordisce questo capitolo l'Autore della carità dell'anime beate, e dice che con affezione, o benigna volontade nella quale si liqua, cioè manifesta, dimostra, ed apertissimamente e in detto e in fatto si diliquida il diritto amore...

[4] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 15, 1-12, pag. 437.24: Benigna voluntà ; cioè la voluntà buona, che desidera e vuole lo bene, in che; cioè nella quale, si liqua; cioè si manifesta: questo è vocabulo grammaticale, che viene a dire quello che detto è...

[5] Gl F Anonimo fiorentino, XIV (fior.): esso messer Cacciaguida era in eguale amore cogli altri; ma verso l'Auttore, imperò ch'era suo discendente, avea cagione in singolaritade di liquare, ciò è mostrare, alcuna cosa della gloria che possedeva... || Fanfani, Anonimo fiorentino, vol. III, p. 288.