RIFIGLIARE v.

0.1 rifiglia, rifillia, rifilliasse.

0.2 Da figliare.

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Rinnovarsi nei figli. 1.1 [In contesto fig.:] rinnovare o rinnovarsi continuamente; continuare a manifestare.

0.8 Rossella Mosti 02.09.2013.

1 Rinnovarsi nei figli.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 14.115, vol. 2, pag. 240: Ben fa Bagnacaval, che non rifiglia; / e mal fa Castrocaro, e peggio Conio, / che di figliar tai conti più s'impiglia.

[2] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 14, 115-126, pag. 335.4: che non rifillia; cioè che non rifà la schiatta passata; che se rifilliasse, stralignerebbeno anco a governare...

1.1 [In contesto fig.:] rinnovare o rinnovarsi continuamente; continuare a manifestare.

[1] Tommaso di Giunta, Conc. Am., XIV pm. (tosc.), son. 4.13, pag. 20: Sì cch'io, di ciò pensando, non mi pono / dove l'occulta tuo piaga rifiglia, / per cessar tanto lacrimale sprono.

[2] Tommaso di Giunta, Rime di corrispondenza, XIV pm. (tosc.), 6.15, pag. 158: Com'al mostrar d'Alfeo le molle ciglia / per Arretusa fu l'un'ora mille / a trasmutarsi in acqua in sull'argiglia, / così costei in crudeltà rifiglia.

[3] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 125.10, pag. 119: Così dal dir tal tempo mi diparte, / ma pur m'aiuta quella che rifiglia / nel cor, dov'ogni sua biltà comparte...