SCARNARE v.

0.1 inscarna, iscarnare, scarna, scarnandole, scarnandula, scarnare, scarnate, scarne, scarni, scarno; a: scarnisi.

0.2 Lat. tardo excarnare (DELI 2 s.v. scarno).

0.3 Stat. sen., 1298: 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1298; Stat. pis., 1302 (2); F Almansore volg. (ed. Piro), XIV in. (fior.); Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Pell.] Nella conciatura, raschiare dalle pelli il tessuto adiposo. 2 [Med.] [In un'operazione chirurgica:] rimuovere la carne che riveste l'osso; separare dalla carne un organo o un'escrescenza. 2.1 Pron. Fig. Separarsi. 3 Fig. Procurare o darsi tormento, consumare (anche pron.).

0.8 Elena Artale 24.03.2014.

1 [Pell.] Nella conciatura, raschiare dalle pelli il tessuto adiposo.

[1] Stat. sen., 1298, dist. 8, cap. 15, pag. 269.17: Item statuimo et ordinamo, che neuno sottoposto, nè altra persona, debbia scarnare neuna pelle presso a le piscine ad octo braccia.

[2] Stat. pis., 1302 (2), cap. 13, pag. 983.3: Nullo de la nostra arte possa u debbia ponere in del chiasso alcuno cavalletto per iscarnare.

[3] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 133, par. 10, vol. 2, pag. 185.19: Ma el securcello, falcella overo falcino overo manaie de maestro, quanto a la portatione entra l'arme non se conteno per alcuno modo, né etiandio glie coltegli deglie calçolare apte a lavare, scarnare overo apaiare.

2 [Med.] [In un'operazione chirurgica:] rimuovere la carne che riveste l'osso; separare dalla carne un organo o un'escrescenza.

[1] F Almansore volg. (ed. Piro), XIV in. (fior.), L. VII, cap. 14: E 'l saccho coll'uncino si distenda e si vella, e si scarni e scortichi perfettamente infino a tanto ke la ghiandola e 'l suo saccho se ne possano trare interamente. || Piro, Almansore, p. 589.

[2] a Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Ruggero da Parma volg., XIV (tosc.), [L. 1, cap. 22], pag. 244.36: lo luogho del capo col rasoio si tagli in crocie e scarnisi, e -l craneo da ogni p(ar)te della pieghatura si fori col trapano...

[3] a Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Ruggero da Parma volg., XIV (tosc.), [L. 3, cap. 33], pag. 284.18: e -l medico induchi la pellicola sopra lo intestino dell'altra p(ar)te. Et tractone il testicolo, scarnisi come di sopra.

- [Vet.] [Masc.].

[4] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 38, pag. 598.36: findendu cun la lanceta lu locu di la galla e kista vissicca oi inflaciuni in la quali è cumbuglata, di la cavanu fora scarnandula cun li unghi, et ingignusamenti di la stripanu e cavanu.

[5] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 141, pag. 277.27: Et dein(de), lavato lo fe(r)ro, q(ue)lle gla(n)dule voi lu v(er)me solame(n)te se ne traga (con) l'o(n)gne scarnandole da fore et sterpese da la radicina...

- [In contesto fig.].

[6] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 9.4354, pag. 380: Se due persone fan sola una carne, / Non dà la morte così gran dolore / Se alcun tu vedi che tue membra scarne.

2.1 Pron. Fig. Separarsi.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 1.765, pag. 174: Rompesi qualità per accidenti, / Non che il soggetto dell'esser si scarne...

3 Fig. Procurare o darsi tormento, consumare (anche pron.).

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 23, 49-60, pag. 477, col. 2.8: Vi sfoglia, çoè che sí ve inscarna...

[2] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 143, pag. 869.14: «Li ruscelletti, [...] inanzi mi stanno quelli e non indarno, ché la loro imagine più m'asciuga che 'l male ond'io mi scarno».

[3] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 308.4, pag. 382: Quella per cui con Sorga ò cangiato Arno, / con franca povertà serve richezze, / volse in amaro sue sante dolceze, / ond'io già vissi, or me ne struggo et scarno.