SCARNATURA s.f.

0.1 a: scarnature.

0.2 Da scarnare.

0.3 a Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Ruggero da Parma volg., XIV (tosc.): 1.

0.4 Non att. nel corpus.

0.6 N Il signif. è confermato dal confronto con la redazione del ms. Ricc. 2163: «Ma fuori del craneo, le scarnature inprima infra sé coartate e co(n)strette, inp(ri)ma apparecchiato panno lino infuso i(n) albume d'uovo, sia bene ripiena tutta la fedita» (Zamuner, Chirurgia, p. 254).

0.7 1 [Med.] Carne rimossa nel corso di un'operazione chirurgica.

0.8 Elena Artale 24.03.2014.

1 [Med.] Carne rimossa nel corso di un'operazione chirurgica.

[1] a Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Ruggero da Parma volg., XIV (tosc.), [L. 1, cap. 5], pag. 238.22: taglia la ferita stretta col rasoio in crocie, et sparte col rasoio quella carne dal craneo; [...] tractene le scarnature, et curato et co(n)strecto la ferita tucta di pan(n)o lino bagnato i(n) albume d'uovo, dapoi bene preparati, si riempii di piomacciuoli di pan(n)o... || Cfr. Ruggero Frugardo, I, 5, p. 161: «extra craneum vero scarnaturis in primis infra se coartatis et constrictis».