0.1 encarnata, encarnati, encarnato, incarnata, incarnate, incarnati, incarnatissimo, incarnato, incarnatu, 'ncarnato.
0.2 V. incarnare.
0.3 Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.): 2 [3].
0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1374].
In testi sett.: Memoriali bologn., 1279-1300, (1286).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.); Anonimo Rom., Cronica, XIV.
In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).
0.7 1 [Relig.] Che ha assunto il corpo e la natura umana (rif. gen. a Cristo). 2 Fatto di carne e ossa, reale. 2.1 [Con rif. all'anima della Vergine nell'Assunzione in cielo:] unito al corpo. 2.2 Fig. Rappresentato in modo concreto; diventato fisicamente percepibile. 3 Profondamente connesso. 3.1 Legato affettivamente da vincoli di amicizia, di benevolenza o di parentela. 3.2 Fig. Avvertito in profondità. 4 Che ha il colore della carne o della carnagione.
0.8 Veronica Ricotta 15.04.2014.
1 [Relig.] Che ha assunto il corpo e la natura umana (rif. gen. a Cristo).
[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 46, pag. 235.17: Questo non poté essere in Cristo, però ch'egli era la sapienzia divina incarnata, che ogne cosa e tutte le cose vedea e conoscea perfettamente...
[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 23, par. 1, vol. 2, pag. 98.3: Tucti li elementi insensibili mustranu cumpassiuni a la morti sicundu la carni di lu creaturi: plui sunu unu Iesu figlu di Maria cum lu Verbu incarnatu, cum la sicunda persuna di la Trinitati santa di Deu...
[3] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1374] lett. 23, pag. 95.16: In su questo arbolo si volse innestare questo verbo incarnato, e non l' à tenuto né chiovi né croce, ma l' amore, però che non erano sofficienti a tenere Dio e Uomo.
[4] Fioretti S. Francesco, 1370/90 (tosc.), cap. 53, pag. 217.11: e di subito la forma del pane isvanì, e nell'ostia apparve Gesù Cristo benedetto incarnato e glorificato...
- Angelo incarnato.
[5] Poes. an. fior., p. 1315, 35, pag. 962: ché 'l sol dovea celar lo suo splendore / lo dí che tal signore / pervenne a morte far cotanto oscura; / pianger le pietre e ogni creatura / dovrebbe di quell' agnolo incarnato: / piacesse a Dio ch' e' non fusse mai nato!
[6] Legg. sacre Mgl.II.IV.56, 1373 (fior.), Legg. di S. Ilario, pag. 54.14: inperò che la faccia sua è quasi già fatta faccia d'angielo incarnato...
- Demonio incarnato.
[7] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 22.11, pag. 75: 'O vecchio desensato, demonio encarnato, / non te pòi mai morire, ch'eo te possa carire?'.
[8] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 4, pag. 59.3: Sono li homini, che non ànno alcuno timore di Dio, li peccatori, che sono in dei peccati mortali, li quali veramente sono demoni incarnati!
[9] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 215.14, pag. 140: però che gl'omini nel mondo nati / le plu parte son demoni encarnati».
[10] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376] lett. 64, pag. 270.30: sentendo il puzzo della vita de' mali rettori, e' quali sapete che sono demoni incarnati...
2 Fatto di carne e ossa, reale.
[1] Sonn. ann. Vat.Lat. 3793, XIII/XIV (tosc.), 47.6, pag. 130: pensando che 'nfra l'aqua foss'asiso / ed incarnato ciò ch'alor mirao.
[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 84, pag. 188.28: Quando il crocifisso incarnato lo sente ivi, pensi ciascuno come gli parea stare; e gli convenìa stare come gli altri che erano di legno...
- Femmina incarnata.
[3] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 37.5, pag. 366: Non mi parete femina incarnata, / ma fatta - per gli frori di belezze / in cui tutta vertudie è divisata, / e data - voi tut[t]'è avenantezze.
[4] Sonn. ann. Vat.Lat. 3793, XIII/XIV(tosc.), 12.11, pag. 56: Ond'io credente sono, ogni fïata / ch'io bene aviso vostra claritate, / che voi non s[i]ate femina incarnata, / ma penso che divina maestate / a semiglianza d'angelo formata / ag[g]ia per certo la vostra bieltate.
2.1 [Con rif. all'anima della Vergine nell'Assunzione in cielo:] unito al corpo.
[1] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 614, pag. 39: Deo represe l' anima e àbela incarnata, / lu corpu della Vergene, como era in primo stata...
2.2 Fig. Rappresentato in modo concreto; diventato fisicamente percepibile.
[1] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), son. 11.14, pag. 84: Ma ben sarebe cortesia d'amore / se 'l gran calore, - ond'io sono alumato, / fosse incarnato - sì com'è 'n figura.
[2] Re Enzo, S'eo trovasse, a. 1272 (tosc.), 2, pag. 157: S'eo trovasse Pietanza / d'incarnata figura, / merzé li chereria, / c'a lo meo male desse alleggiamento...
[3] Memoriali bologn., 1279-1300, (1286) 12.1, pag. 27: S'eo trovasse incarnata la Pietanza, / degno sirïa de le' morte dare / como a guerrer<o> mortale / ché gli ho clamato mercede a pesanza / che de le mie pene me deza alegiare; / ma nïente me vale.
[4] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 1, cap. 5, pag. 8v.24: Nel quarto pare colorato e incarnato. Nel quinto pare incarnato e rilevato: tanto ha la mentale virtù activa di perfectione...
[5] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), 20.1, pag. 469: Moviti, Pietate, e va incarnata, / e de la veste tua mena vestiti / questi miei messi, che paian nodriti / e pien'de la vertù che Dio t'ha data...
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 161.14: Et s' alcuno m' aponesse che Tullio dice contra ciò che esso medesimo avea detto in adietro, cioè che le generazioni e le qualitadi sono tre, deliberativo, dimostrativo e iudiciale, et or dice che sono cinque, cioè onesto, mirabile, vile, dubitoso et oscuro, io risponderei che lle primiere tre sono qualitadi substanziali sìe incarnate alla causa che non si possono variare.
3.1 Legato affettivamente da vincoli di amicizia, di benevolenza o di parentela.
[1] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 48.16: et che l'ossa mai non si trasportassero nè in Francia nè altrove, acciocchè a perpetuale memoria lo ritenessero, et avessero li Napoletani, et fossero a' Figliuoli et a' Nepoti più benivoli, et più incarnati con loro, et di maggior voglia.
[2] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 125, pag. 866.8: Cioè abbi sempre uno incarnatissimo compagno che teco ragioni e che ti conforti, sì com'ebe Horestes...
[3] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 26, pag. 228.22: Era incarnato con Forlivesi, amato caramente.
3.2 Fig. Avvertito in profondità.
[1] Neri de' Visdomini (ed. Panvini), XIII sm. (fior.), 1.41, pag. 244: Deo, in che forte punto mi feristi! / ché non potrò guerire, / da poi che sta celata / la mia doglia incarnata - nel mio core / e non si può vedire...
[2] Dante da Maiano, XIII ex. (fior.), 20.2, pag. 59: Lo meo gravoso affanno e lo dolore / non par di fore - sì com' è incarnato; / onde sacciate ch' à più greve ardore / quello malore - ch' è dentro celato...
4 Che ha il colore della carne o della carnagione.
[1] x Arte del vetro, XIV ex. (fior.), cap. 1, pag. 2: mettivi su più vena di ferro in polvere di rame, e avrai colore rosso incarnato.