0.1 infortia; f: infortito.
0.2 V. infortire.
0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.
0.4 Att. unica nel corpus.
0.6 N L'es. del Libro della cura delle malattie, cit. a partire da Crusca (3), passato a TB e GDLI, potrebbe essere un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 73-76.
0.8 Sara Ravani 11.09.2013.
1 Che ha acquisito fermezza morale.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de passione sancti Iob, 296, pag. 288: La grana dra senavre, quant ella fi plu tridha, / Tant ella fi plu forte, plu utel, mei condia, / E sí per via d'angustie quant plu lo iust se tridha, / Intant è l'arma soa adess plu infortia.
2 Che ha preso un sapore forte, diventato acido.
[1] f Libro della cura delle malattie: Fermento che sia bene infortito. || Crusca (3) s.v. infortito.