LUMINARIA s.f.

0.1 lluminaria, lominara, lominaria, lu., lumenare, lumenaria, lumenarie, luminara, luminare, luminaria, luminarie.

0.2 Lat. mediev. luminaria (DELI 2 s.v. lume).

0.3 Ritmo cass., XIII in.: 1.1.1.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1256; Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Palamedés pis., c. 1300; Stat. pist., 1313; Stat. pis., 1318-21; Lucidario lucch., XIII/XIV.

In testi sett.: Doc. venez., 1307; Stat. moden., 1335; Stat. gen., 1340; Lucidario ver., XIV.

In testi mediani e merid.: Ritmo cass., XIII in.; Stat. perug., 1342; Stat. viterb., c. 1345; Stat. eugub., Aggiunte 1368-a. 1378 (2).

In testi sic.: Stat. palerm., 1341.

0.7 1 Processione con lumi accesi in segno di devozione o di festa. 1.1 L'insieme dell'illuminazione nelle chiese. 1.1.1 Prodotto di un ogetto che emana luce. 1.2 Oggetto che emana luce 2 [Rif. alla luna, al sole:] corpo celeste luminoso.

0.8 Veronica Ricotta 21.05.2014.

1 Processione con lumi accesi in segno di devozione o di festa.

[1] Stat. gen., 1340, pag. 11.6: la festa de Madonna Sancta Maria in Banchi con li soi prioy a fa la lumenaria a Madonna Sancta Maria de lo Carmo...

[2] Stat. palerm., 1341, pag. 35.8: Item si a divucioni di alcunu sanctu si si fa luminaria, nun chi diya andari si non killi di la sua parrocha...

[3] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 46 rubr., vol. 1, pag. 162.31: De la enmagene de santo Hercolano da fare relevata da portare nante la lumenaria.

[4] Stat. eugub., Aggiunte 1368-a. 1378 (2), pag. 286.20: Chomo che se dé gire a la lumenaria e· lla fessta de s(an)c(t)o Alò.

1.1 L'insieme dell'illuminazione nelle chiese.

[1] Doc. fior., 1256, pag. 256.16: ci deie da(r)e o(mn)i anno uno urcio d' olio p(er) luminaria di questa eccl(esi)a...

[2] Doc. venez., 1307, pag. 47.12: et sol. cinque de gss. per lumenaria a sen Çane Evangelista che debia arder infina ch'eli dura et sol.

[3] Stat. pist., 1313, cap. 7, pag. 184.8: sia tenuto e debia ciascheduna mattina p(er) tempo aprire la sacristia et acce(n)dere le luminaria in quella sacristia ke usate vi sono d'acendere, e quine dimorare e stare infine.

[4] Stat. moden., 1335, cap. 6, pag. 375.17: E azò che quela luminaria se possa e dibia mantignire, ordemo [sic] che cadauna persona de la nostra compagnia se sia tignudo e dibia dare a li nostri massari, chi per lo tempo serano, uno soldo de modenexe...

[5] Stat. viterb., c. 1345, pag. 165.9: e pagare l' offerta che ordinata ène allo spidale dela disciplina, e farne la lluminaria nela nostra cappella.

1.1.1 Prodotto di un oggetto che emana luce.

[1] Ritmo cass., XIII in., 11, pag. 9: por vebe luminaria factio; / tuttabia me'nde abbibatio / e ddico 'nde quello ke sactio, / c'alla scriptura bene platio. || Formentin, Poesia italiana, p. 86 legge: «por tebe lumina factio», intervento giustificato in Formentin, Una nuova edizione dei ritmi, p. 149: «lumina da luminaria mediante espunzione del legamento ri e della -a (ne risulta un regolare ottonario con accento di 4ª, come tante altre volte nel Ritmo)».

1.2 Oggetto che emana luce.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 2, cap. 1, pag. 44.23: E Cesare mutò la costuma, e volle in luogo di rami luminarie, e dietro facea venire li sacrificatori del tempio, apparecchiati di fare sacrificio.

[2] Stat. pis., 1318-21, cap. 23, pag. 1100.19: sì degli artefici come de' mercatanti; la cera della quale luminara farò venire alle mani di colui che piacerà al consiglio del soprascripto Porto di Callari.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 127, vol. 2, pag. 329.27: accesono molti fuochi e faccelline, faccendo sembiante d'assalire i nemici, e per questo modo lasciando i falò e luminare nel campo accesi...

- Fig.

[4] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 3, pag. 45.16: altresì come Febus dona chiaressa a questo mondo, altresì fui io senssa fallo chiaressa e luminaria di tutta la mortale cavallaria tanto com'io potti portare ispada.