FORESTA s.f.

1 Ampia superficie di terreno non popolata e fittamente ricoperta dalla vegetazione, in partic. di tipo arboreo.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 416, pag. 540: Cavalo q' è traverso e de malveç<o> plen este, / cui l' à, tiegnal' en stala, no 'l cavalqe per feste, / mai façane saumero, quando mestier li este / qe traga la coprea de stala en le foreste.

[2] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2894, pag. 275: Così un dì di festa / tornai a la foresta, / e tanto cavalcai / che io mi ritrovai / una diman per tempo / in sul monte d'Olempo, / di sopra in su la cima.

[3] Disputatio roxe et viole, XIII (lomb.), 286, pag. 111: dalle calde maxon illi ensano andando a lavorà; / deponano li soy drapi he vano alla foresta...

[4] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 62.50, pag. 255: Or te ne va en foresta - con tutta questa tua gesta...

[5] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 163.7: E cciò accordato intra loro, si mossero a trovare a cciò giudicatore; e andando per la foresta, s'abbattetero alla fontana ove Paris dormia.

[6] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 70, pag. 83.10: essendo lo dicto re a campo in della parte di Damiaca, questo Golfieri de Lastore, andando uno giorno fore del campo a solacio, intrò in una grande foresta...

[7] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 2, cap. 13, pag. 59.26: Lo più lontano luogo di Sassogna era la foresta d'Organia.

[8] Lodi Vergine, XIV in. (ver.), 90, pag. 81: Li viandenti e li peregrini, / k' en le foreste perdo la vi[a] drita, / retorna tuti a li driti camini / a la vostra ensegna, margarita.

[9] Poes. an. bologn., 1319, 20, pag. 210: Sichomo fa l'omo che sta in la foresta / che no se recorda del tempo passato / in poco d'ora lo tempo se tramuta.

[10] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 399, pag. 59: Ognomo sepa per engual, / Che lla natura del çervo è tal, / Che quando la traçe deo lion / Fuçe per foresta a bandon, / Et in schiera va tutty ordenady, / Ensembre streti et serady / L'un con l'altro per la foresta / Tignando sulla cropa la testa.

[11] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 21.21: Tosto condube quello messagiero de Venus, co l'ocgy mira lo se' bello grande valore, lo quale pasturando si repusse in su quello arboro de quella foresta dove quello ramo d'oro se vedea, lo quale cercando andava con tanta solicitudene.

[12] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 18.1, pag. 439: Mugghiando va il leon per la foresta...

[13] Matteo Corr. (ed. Corsi), XIV pm. (padov.?), 3.13, pag. 152: Di ciò dolce salute al cor s'apoza: / donca chi vol si vada a le foreste, / ché io mi vo' vestire a questa foza.

[14] Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.), cap. 3, pag. 92.21: Entanto dicie l'autore che esso arivò la sera per la foresta ello luoco, ua che mo è posto el castello de sopra de Corciano...

[15] Novelle Panciatich., XIV m. (fior.), 148, pag. 178.2: Cavalchando questo chavaliere molto tostamente per una grande foresta, tanto quanto il palafreno il ne potea portare...

[16] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 16.47, pag. 48: Cresciuti i due gemelli e messo il pelo / e stando coi pastori a la foresta, / tenean di signoria costumi e stelo.

[17] a Legg. s. Maria Egiz., 1384 (pav.), 729, pag. 21: Omay dighemo pur la gesta / como ella stete in la foresta.

[18] Tristano Veneto, XIV, cap. 3, pag. 58.38: Et in quello dì proprio che lo re Appollo se vuolsse partir dela chorte, lui con tuti li suoi conpagni se messe in la foresta apariquiadhi et ben armadhi per dever quello arsagir.

[19] a Apologhi reat., XIV, 18.1, pag. 677: Et lo lione ne la foresta stava, / jacesi ione e sì se repusava.

[20] Tristano Cors., XIV ex. (ven.), pag. 41.13: Là ov'eli parlavano tuti tri en tal mainera, atanto echo vuj vegnir per la foresta un cavaliero armato de tute arme...

- [Come toponimo].

[21] Libro mem. Donato, 1279-1302 (lucch.), pag. 101.3: Abbo alloghato a Cano unno peso di boscho la quale fue delle redi di Chacalupo da Mutiliano quale este in del lugho u si dice in Foresta per unno istaio di milio a rredermi, a fito, cascheduno anno.

[22] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 54, vol. 1, pag. 78.24: Anco, X libre di denari, a' frati romiti e' quali dimorano ne la contrada de la Foresta.

- Foresta Guasta, Foresta Pericolosa, Foresta Spinosa (nei romanzi arturiani).

[23] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 101, pag. 396.7: E montano a cavallo, e tanto eglino cavalcano, che e' furono alla Gioiosa Guardia; ciò presso nella ForestaSpinosa, là dove Tristano usava d'andare a cacciare.

[24] Inchiesta San Gradale, XIV pm. (tosc.), cap. 57, pag. 176.9: Ora dice lo conto che quando Galeotto si fue partito dal Castello delle Pulcelle, et elli cavalcoe tanto ch'elli venne alla Foresta Guasta.

[25] Tristano Veneto, XIV, cap. 405, pag. 369.33: Et alo setimo zorno dise lo conto qu'elo cavalchava per una foresta grande et larga, la qual era apelada la ForestaPericolosa, inperciò che là se trovava aventure ogni çorno.

- [In contesto fig.].

[26] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 28.2, vol. 2, pag. 477: Vago già di cercar dentro e dintorno / la divina foresta spessa e viva, / ch'a li occhi temperava il novo giorno...

[27] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 28, 1-21, pag. 667.1: E debbiamo notare che foresta è luogo di fuora separato da la congregazione e conabitazione delli omini; et intende per questa lo stato de la innocenzia nel quale poghi si trovano, e però adiunge divina...

1.1 Sinedd. La stessa vegetazione.

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 189, pag. 329.2: Ma dappoi che T. fue partito dali cavalieri, sì come detto ee, ed egli sì cavalcoe tanto ch'egli sì ppervenne ad una molta bella fontana, la quale sì era inn uno prato molto bello, e la foresta sì era da ongne parte.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 13, pag. 124.11: Allora, per tema di Cesare, misero mano a tagliare quercie, zappini e cipressi: la foresta si mise tutta per terra: li carrettieri sciolsero li cavalli, e menârli a pasciare de le frasche.

1.2 Estens. Luogo aspro e inabitabile, irto di pericoli.

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 22.4: e vede questo mondo che non è se non diserto pieno di leoni e di leopardi, una foresta piena di ladroni, e di callaiuole, e di reti e di lacciuoli, un mare pieno di tempesta e di fortune e di perigli...

[2] Dino Fresc. (ed. Marti), XIII ex.-a. 1316 (fior.), 10.3, pag. 375: In quella parte, ove luce la stella / che del su' lume dà novi disiri, / si trova la foresta de' martiri / di cui Amor cotanto mi favella.

[3] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De quatro penser, vol. 1, pag. 155.22: ve' lo mondo chi no è cha um des(er)to piem de bestie salvage e una foresta pie(n)na de layrom e de laci e um mar pim de te(n)pesta...

[u.r. 27.02.2023; doc. parzialm. aggiorn.]