FORESTO agg.

0.1 foresta, foreste, foresti, foresto.

0.2 Lat. tardo forestis (DEI s.v. foresto).

0.3 Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.); Novellino, p. 1315 (fior.).

In testi mediani e merid.: Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Non abitato né coltivato; selvaggio (un luogo). 1.1 In disparte; isolato (un edificio). 2 Che vive in luoghi non abitati né coltivati (una persona). 2.1 Privo di gentilezza e cortesia. 2.2 Che è proprio di una persona maleducata e rozza (un comportamento). 3 Che è difficile da intendere in quanto non comune (un discorso, un pensiero).

0.8 Luca Morlino 31.05.2013.

1 Non abitato né coltivato; selvaggio (un luogo).

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 2, pag. 4.25: Ma la reina dolendosi molto di lui, cavalcando per lo diserto pervennerono a una grande montangna molto foresta e guardano suso per lo monte.

[2] Novellino, p. 1315 (fior.), 83, pag. 319.1: Andando Cristo un giorno co' discepoli suoi per un foresto luogo, nel quale i discepoli che veniano dietro videro lucere da una parte piastre d'oro fine...

[3] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), Proemio, osservazioni, pag. 75.3: e cielatamente il fanciullo prendono e portanlo ne luoghi oscuri e foresti.

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 64, vol. 2, pag. 535.21: spaventato di presente sanza aresto abandonò il castello, e si misse nel più salvatico e foresto luogo di Impedinolo...

- Non familiare; inospitale (un luogo).

[5] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 9.49, pag. 279: Per quelle vie, che m'eran sì foreste, / trovammo un serpe, che per sette porte / passa nel mare con sette sue teste.

1.1 In disparte; isolato (un edificio).

[1] Giovanni Villani (ed. Moutier) a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 80, vol. 3, pag. 151.12: e infra i presenti sei dì fu il re personalmente con poca compagnia e segreta conferito col detto arcivescovo di Bordello, in una foresta badia nella contrada di san Giovanni Angiolini...

2 Che vive in luoghi non abitati né coltivati (una persona).

[1] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. XVI, cap. 37, vol. 6, pag. 220.22: ed era Esau uomo foresto, che sapeva cacciare; e Iacob uomo semplice, che si stava in casa.

- [Come appellativo:] selvaggio.

[2] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 32, pag. 115.3: E venendo al mattino, lo re Languis chiama uno suo strolago, lo quale era appellato Segrelos lo Foresto; cioè messer Ugo.

2.1 Privo di gentilezza e cortesia.

[1] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 29.31, pag. 285: Bramosa fera, Amor, segnor feroce, / cagion dell'aspra mia nogiosa rima, / foresto e crudo al mio tardo conforto...

[2] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 49.25, pag. 40: Ben ch'ella è sì d'amor stran<a> e foresta / che per fugirlo va tra valli e monti, / cercando l'ombre sotto l'alta luce...

2.2 Proprio di una persona maleducata e rozza (un comportamento).

[1] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), tenz. 7, 2.4, pag. 779: Ma puo' ti par che 'l giardin tuo decìme / e che tal modo sia troppo foresto, / giamai non prenderò tue rime in presto, / da puoi che tu così care le stime...

3 Difficile da intendere in quanto non comune (un discorso, un pensiero).

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 6, mott. 50.30, vol. 2, pag. 300: Ma qui ti voglio far una intramessa, / ché s'tu savessi bene / la donna chi ell'ène, / forse poresti / pareri foresti / a chiaro trar, perch'essa / ebbe esta graça che naque con essa.