INTEREZZA s.f.

0.1 interezza.

0.2 Da intero.

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>.

0.5 Locuz. e fras. interezza di corpo 1.1.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Condizione di chi conserva intatte tutte le proprie qualità originarie. 1.1 Fras. Interezza di corpo: condizione di chi non ha mai avuto rapporti sessuali; verginità. 2 Fig. Condizione caratteristica di chi è moralmente integro; onestà, sincerità. 3 Fig. Manifestazione suprema di una det. condizione.

0.8 Luca Morlino 02.08.2013.

1 Condizione caratteristica di chi conserva intatte tutte le proprie qualità originarie.

[1] f Trattato delle virtù, XIV: Che fanno altro i vizj alle nature nocendo loro, se non ch'elli tolgono loro la interezza, la bellezza, la salute? || Crusca (5) s.v. interezza.

1.1 Fras. Interezza di corpo: condizione di chi non ha mai avuto rapporti sessuali; verginità.

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 94.4: La prima foglia si è interezza di corpo, cioè a dire che 'l corpo sia intero sanza corruzione di lecceria, cioè a dire sanza corruzione di verginità...

2 Fig. Condizione di chi è moralmente integro; onestà, sincerità.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 2, pag. 293.3: et que' son veri guadagni che noi comandiamo per adiuto d'interezza. Acquista addunque onesti guadagni... || Cfr. Albertano, De amore, III, 26: «Illa enim vera lucra iudicamus, que integritate suffragante percipimus»; traduce invece «i(n)teramente» Albertano volg., 1275 (fior.), L. III, cap. 31, pag. 188.8.

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 1, pag. 535.4: La quale per conscienza di sua certa interezza fu ardita di cercare speranza di salute con dubioso argomento. || Cfr. Val. Max., VIII, 1, abs. 5: «quae conscientia certa sinceritatis suae...».

3 Fig. Manifestazione suprema di una det. condizione.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 9, pag. 570.27: Il divino Julio, come fu perfettissima interezza d' umano ingegno [così d' un dio], elli propriamente sprimeo la forza del [proprio] ornato parlare... || Cfr. Val. Max., VIII, 9, 3: «humani ingenii perfectissimum columen».