IRRETIRE v.

0.1 inretì, inretire, inretisce, inretita, inretite, inretiti, inretito, iretio, irretì, irretire, irretisse, irretito, irritito, 'nretite, 'nretito.

0.2 Lat. irretire (DELI 2 s.v. irretire).

0.3 Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.); Dante, Commedia, a. 1321; Teologia Mistica, 1356/67 (sen.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

0.7 1 Avvolgere in una rete, catturare (in senso fig.). 1.1 Fig. [Con rif. alle parole di un discorso:] indurre in errore, ingannare. 1.2 Fig. [Con rif. ai vizi e ai peccati:] coinvolgere in un'azione o in una situazione negativa, da cui non è possibile liberarsi. 1.3 Fig. [Con rif. al sentimento amoroso:] attrarre fortemente a sè, sedurre.

0.8 Luca Morlino 18.06.2013.

1 Avvolgere in una rete, catturare (in senso fig.).

[1] Dom. da Monticchiello, Lett., a. 1367 (sen.), 11, pag. 42.3: e da ogni cosa che irretisse ovvero involgesse, e da ogni cosa assoluta mondanamente, al raggio soprasostanziale delle divine tenebre sarai tirato.

1.1 Fig. [Con rif. alle parole di un discorso:] indurre in errore, ingannare.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. V, pt. 16, cap. 1, pag. 183.11: «Inretevit eum sermonibus et circhunvenit pauperem in ascondito», 'Elli il prese nelle reti delle parole e ingannò il povero nell'oschuro'; in quanto che dicie "iretio di parole" dimostra la coloratione delle parole colle quali si piglia lo ingannato...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 1.96, vol. 3, pag. 13: S' io fui del primo dubbio disvestito / per le sorrise parolette brevi, / dentro ad un nuovo più fu' inretito...

[3] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 30, pag. 155.9: né gli è a cura il comporre fittizie parole le quali lacci sono ad irretire gli uomini di pura fede...

1.2 Fig. [Con rif. ai vizi e ai peccati:] coinvolgere in un'azione o in una situazione negativa, da cui non è possibile liberarsi.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 8, pag. 136.29: e vedere si puote, che sicondo il più e 'l meno ch'elli fue inretito in alcuno vizio, così pena passando sente.

[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 24, 58-69, pag. 621.1: Et in questo si nota quanto li fosse malagevole uscire del peccato della ipocresia, nel quale fu irretito altra volta, come detto fu di sopra cap. XVI.

1.3 Fig. [Con rif. al sentimento amoroso:] attrarre fortemente a sè, sedurre.

[1] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 1, ott. 52.6, pag. 39: Vedi come questi è del senno uscito, / che 'n questi tempi noiosi e dolenti, / sì nuovamente d'amore è 'nretito!

[2] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 4, pag. 85, col. 2.28: in qualunque cosa la creatura mette l'affetto, di necessità si congiunge con essa e poi è inretita e ritenuta. E non solamente è da rimuovere quello che inretisce e ritiene, ma ogni assoluto.

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. V (i), par. 89, pag. 302.1: al detto Antonio, vegnente in Siria, [[Cleopatra]] si fece incontro in forma d' onorarlo: e lui, non altrimenti che Cesare aveva fatto, prese e inretì del suo amore e lui indusse inanzi ad ogni altra cosa...