0.1 logor, logoro, logro.
0.2 Fr. ant. loirre, prov. loire, dal franc. *lothr (Cella, Gallicismi, p. 463).
0.3 Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.); Dante, Commedia, a. 1321; Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 [Falc.] Striscia di cuoio cui sono legate ali o penne d'uccello assieme a un'esca, che il falconiere agita e gira in aria per richiamare a terra il falcone. 1.1 Estens. Esortazione o strumento generico di richiamo. 1.2 Estens. Locuz. verb. Tornare al logoro: tornare indietro. 2 Estens. Fras. Girare il logoro: avere origine.
0.8 Luca Morlino 14.06.2013.
1 [Falc.] Striscia di cuoio cui sono legate ali o penne d'uccello assieme a un'esca, che il falconiere agita e gira in aria per richiamare a terra il falcone.
[1] Trattato de' falconi, XIV in. (tosc.), cap. 2, pag. 7.8: Poscia si vuole avere un logoro d' ale d' anitre, e legarvi su il pasto; e vuolsi cominciare a fare reddire al logoro.
[2] Trattato de' falconi, XIV in. (tosc.), cap. 5, pag. 15.12: E se vorrai che non si parta col pasto, abbie il logoro piombato, e legavi su il pasto...
[3] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 17.128, vol. 1, pag. 293: Come 'l falcon ch'è stato assai su l'ali, / che sanza veder logoro o uccello / fa dire al falconiere «Omè, tu cali!», / discende lasso onde si move isnello...
[4] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 6.36, pag. 61: lì trova Gerione in su venendo, / c'al gittar de la corda presto vene, / come 'l falcon al logor rivenendo.
[5] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 17, 127-136, pag. 465.27: Che sanza veder logoro; cioè lo richiamo ch'è fatto di cuoio e di penne a modo di una alia, con che lo falconiere il [[scil. il falcone]] suole richiamare, girandolo tuttavia e gridando...
[6] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 19, 52-63, pag. 450.21: logoro si chiama l'ala che gira lo falconieri, per fare ritornare lo falcone, lo quale molti chiamano lo richiamo...
1.1 Estens. Esortazione o strumento generico di richiamo.
[1] ? Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 74.11, pag. 192: E dico: - Dato li sia d'una lancia! - / ciò a mi' padre, che mi tien sì magro, / che tornare' senza logro di Francia. || Diversamente, secondo Marrani, Logro, equivale a lucro 'guadagno'.
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 19.62, vol. 2, pag. 320: Bastiti, e batti a terra le calcagne; / li occhi rivolgi al logoro che gira / lo rege etterno con le rote magne».
1.2 Estens. Fras. Tornare al logoro: tornare indietro.
[1] f Bindo Bonichi, Rime, a. 1338 (sen.), son. 7.11: A racquistarli ti convien passare, / chiamando Nummo, in perigliosi ponti, / benché al logro rado suol tornare. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.
[2] f Gregorio d'Arezzo (ed. Ugolini), XIV (tosc.), 3.88: mi trovo qui nel mondo contumace, / questo perché mi piace / e torno al logro come lo sparviero / che può pellegrinare e pascer suso / e torna in muda e pascesi pur giuso. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.
2 Estens. Fras. Girare il logoro: avere origine.
[1] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 2.132, pag. 13: Hely Matàm io veggio aver per padre, / et Matàm de Levì fora se tira, / et de Levì Melchì, se l'opre èn quadre, / et anco de Melchì Janne respira, / poi Janne de Josèph, qual trovo pinto, / Josèph da Mathatia il logoro gira...
[u.r. 10.03.2015]