MOLARE (2) v.

0.1 mola, more, morese.

0.2 Da mola 1.

0.3 Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311: 1.

0.4 In testi tosc.: Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.).

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Ridurre in polvere o in frantumi una materia solida sottoponendola all'azione di una macina. 1.1 Estens. Colpire violentemente; recare un forte danno.

0.8 Luca Morlino 30.05.2013.

1 Ridurre in polvere o in frantumi una materia solida sottoponendola all'azione di una macina.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 43.84, pag. 257: Ma e', per star tropo loitam, / e chi lo cor ò tropo vam, / no lo poea ben intende; / che là me convenia prende / mea civà sì che faesse / che me' morim semper morese...

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 134.291, pag. 532: Se tu non guardi inver' la fin, / pezo e' assai ca un morim / chi arena e tuto more / quanto gi ven sote le more.

[3] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 3, cap. 18, pag. 153.25: Ordiniamo che tucte le p(er)sone che macinaran(n)o grano i(n) Villa di Chiesa a preçço debbiano macenare bene (e) lealme(n)te, et di quello grano o farina che si mola o gragna, soctile o grossa, neuna cosa fraudare (e) i(n)terame(n)te a q(ue)lli di cui è reddere, infra lo q(ui)nto die che li fie dato a macinare lo decto grano.

1.1 Estens. Colpire violentemente; recare un forte danno.

[1] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 3.66, pag. 49: Qui pon' un can c'abaiando ingola / l'anime triste ch'ivi son punite / et che la piogia con gragnuola mola...

[u.r. 04.06.2024; doc. parzialm. aggiorn.]