NOCCHIERO s.m.

0.1 nacheri, nacleri, nakeri, nakeru, nauchiero, naucler, nauclero, nichieri, nigeri, nighieri, noachier, nocchier, nocchier', nocchiere, nocchieri, nocchiero, noccier, nocciere, nocciero, nochero, nochier, nochiere, nochieri, nochiero, nocler, nocleri, noclerj, noclero, noclier, nogheio, noihé, noiher, notchieri, nouclieri, nozé, nozhé, nozher, nucchiero, nucler', nuclero, nuiter; a: naucleri, noccieri, nocheri.

0.2 Lat. nauclerus (DELI 2 s.v. nocchiere).

0.3 Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); a Lucano volg., 1330/1340 (prat.); Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; a Doc. ravenn., 1353; Doc. moden., 1353; Gasparo da Verona, XIV (ver.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Doc. ancon., 1345; Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Nella forma pavese nuiter 1 [12] la scrizione <it> può rappresentare l'affricata palatale (cfr. Bertoletti, Testi veronesi, p. 489); analogo valore rivestono i digrammi <ih> e <zh> di gen. noihé, noiher, nozhé, nozher, Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311 (cfr. Flechia, Ann. gen., p. 372).

Le forme nichieri, nigeri, nighieri, documentate solo in Stat. pis., 1322-51 sono state ricondotte per il vocalismo atono di sillaba iniziale a una base *NECLERIUS; in alternativa, si spiegherebbero per influsso dal fior. navichiere e lucch. navichieri (cfr. Castellani, Data: 1319, pp. 36-37). La variante nogheio, Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 3, pag. 561.11, 1 [13] risente forse del pis. nighèo (cfr. nighèo).

Locuz. e fras. padrone e nocchiero 1.

0.7 1 [Mar.] Chi guida una nave stabilendo la rotta e dirigendo la navigazione. 1.1 Estens. Guida; governatore (anche in contesti fig. e in usi metaf.). 1.2. Persona che conduce un'imbarcazione deputata all'attraversamento di un breve tratto d'acqua, lo stesso che traghettatore. 2 [Generic.:] membro dell'equipaggio di una nave.

0.8 Marco Maggiore 29.07.2013.

1 [Mar.] Chi guida una nave stabilendo la rotta e dirigendo la navigazione.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 24.8, pag. 299: Or vi mostrate irata, dunqu'è raro / senza ch'io pechi darmi penitenza, / e fatt'avete de la penna caro, / come nochier c'à falsa canoscenza.

[2] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [Venus], pag. 33.32: E saipe fermamentre ke se lo primer naucler ke entrà en mar fosse stado spavuroso, elo no la avrave mai passada, quando elo sentì enprimeramentre la ravinosa onda contrastar ala nave.

[3] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 26, pag. 81.3: Sì como lo savio nuclero ke per prosperitate de tempo ariva a bon porto, potiti laudare e regraciare lo nostro Signore...

[4] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 33.4, pag. 117: Amor se fa lascivo senza la temperanza; / nave senza nucchiero rompe en tempestanza...

[5] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 5, cap. 11, pag. 167.16: la notte era scura, la tempesta era forte, la vela era rotta, lo nocchiero era smarrito.

[6] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 4, pag. 278.5: Sì come vedemo in una nave, [[...]] dove, sì come ciascuno ufficiale ordina la propia operazione nel propio fine, così è uno che tutti questi fini considera, e ordina quelli nell'ultimo di tutti; e questo è lo nocchiero, alla cui voce tutti obedire deono.

[7] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 28.29: L'umile [[...]] è tutto giorno presto, e apparecchiato come sono li marinai nella nave, che sì tosto com'ellino odono la voce del nocchiere e del governatore, corrono come forsennati ai loro governali.

[8] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 145 bis.18, pag. 640: Prumeramenti percazaive / d'aver bonna e forte nave, / chi sea bem imsartiâ / e da bon noiher guiâ.

[9] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 5, pag. 84.15: lu nakeri di la alta et grandi navi di Eneas, lu quali havia nomu Palinuru, incumminzau fortimenti a gridari...

[10] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. V [Phars., V, 700-721], pag. 94.25: Ma la crudele notte tolse a' nocchieri il modo del vento, e 'l tenore della vela, e trasse le navi dell'ordine.

[11] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 14, pag. 70.3: desmesurae onde, in loghi torbolenti e ruinosi perigoli, sença governaor che reçan la nave, sençça nuiter, sençça velle e remi, navegan lo forte pelleço e grande e alto mar.

[12] Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 3, pag. 561.11: Tifis fu nogheio de la nave di Giasone quand'elli andò per la pecora de la lana d'oro.

[13] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 30, pag. 144.15: La navi, non havendu nacheri, nè gubernaturi, nè rimi, ià gia in fundu et tutti si annigavanu.

[14] Gasparo da Verona, XIV (ver.), 4b.1, pag. 17: Quando doi gran noachier prende ripreggio, / et se consilian per grand'agonia, / l'è pur chiar segno che nova albasia / vegian in l'aire adversa al suo pareggio.

- Padrone e nocchiero.

[15] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 32, pag. 181.12: Ma il Centurione credette più al padrone e al nocchiere della nave che volevano pure andare...

[16] Doc. ancon., 1345, pag. 235.17: per cagione necessaria emergente da essere dechiarata per sacramento del padrone ac nauchiero de le nave overo ligno, ac dove non fosse nochiero dechiaresse per sacramento del patrone et per uno di marinari...

[17] Stat. pis., 1322-51, cap. 101, pag. 549.22: li quali padroni et nichieri di ciò denuntiati, li dicti comsuli comdennar siano tenuti et possano...

[18] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 96, vol. 1, pag. 181.8: e ' padroni e ' nocchieri e le ciurme scesono in terra per pigliare rinfrescamento.

1.1 Estens. Guida; governatore (anche in contesti fig. e in usi metaf.).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 6.77, vol. 2, pag. 96: Ahi serva Italia, di dolore ostello, / nave sanza nocchiere in gran tempesta, / non donna di provincie, ma bordello!

[2] Jacopo Alighieri, Io son il capo, 1327 (fior.), 80, pag. 33: Or io ricorro a te, o Giove eterno, / che m' hai felicitata con li Imperi, / e de' vicari tuoi luogo mi scrivi, / che 'l moto de le stelle tue superno / un raggio spiri, sì che' duo nocchieri / del mondo [[scil. il papa e l'imperatore]] a porto di concordia arrivi...

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 2, pag. 36.17: - E conducemi Apollo ec. Cioè il mio nocchiero è Appollo, Dio dello [sti]le poetico.

[4] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 94.8, pag. 639: voi sol site colui, per qual io spero / lo popolo redurse a buono stato, / ché de voler comun sète pregiato / ed a vento ciascun, sommo nocchiero.

[5] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 3.201, pag. 22: Poi queste cose plene, / pur secondo la legge del noclero, / Moÿxè dico, in Gallilea se 'n vene / de Naçarèth, et ivi se 'n rimane / Maria col fançiulletto in pace e[t] in bene, / sancte cose pensando buone et sane.

[6] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 175.96, pag. 188: Qui grida la ragione: / - Falso nochiero, / tapina, in che sentiero / ti mena? / lussuria sfrena / ogni tua vena!

1.2 Persona che conduce un'imbarcazione deputata all'attraversamento di un breve tratto d'acqua, lo stesso che traghettatore.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 6, pag. 300.12: Poi venne al fiume Cocíto d'inferno, dov'era il nocchiere Caronte colla nave schiumosa, con lunga barba e sozzo vestimento...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 3.98, vol. 1, pag. 50: Quinci fuor quete le lanose gote / al nocchier de la livida palude, / che 'ntorno a li occhi avea di fiamme rote.

[3] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 108.13: Poy vinni a lu flumi di lu infernu, duvi era lu nakeri Caron cum sua navi scumusa, cum longa barba et suzu vistimentu...

[4] ? Doc. moden., 1353, par. 17, pag. 198.15: Anchora una peça de tera de IIJ bob. o circha lì, posta in la tera de Mugnà del destreto de Modena in loco dito al Faldo confinà da l' un la' la via del comù da l' atro Machario nuclero da l' altro Pedro da la Fontana overo miser Nicholò Savio da l' altro Paulo Bracherio overo Danielle di Tebalde.

[5] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 58.13, pag. 80: Me riponete ove 'l piacer si serba, / tal ch'i' non tema del nocchier di Stige, / se la preghiera mia non è superba.

[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 108, S. Domenico, vol. 2, pag. 912.25: Una volta avendo elli passato un'acqua per nave ne le contrade di Tolosa, il nocchiere gli chiedeva il danaio per lo passaggio...

2 [Generic.:] membro dell'equipaggio di una nave.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 20, pag. 254.22: E appressandosi alle riviere d' Africa, e comandato a uno nocchiere che salisse in su l' albero della nave per vedere se terra vedesse, e in quale contrada fossero, guardato assai disse che vedea uno sepolcro ruinato.

[2] Poes. an. sett., XIII (2), 45, pag. 47: Li naucler per lor ardimento / A conplimento - volno li bel çardini, / Albur fini - en loro podestade, / Unde molto n'è turbato 'l mare.

[3] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 11.9, pag. 525: Siccomo desperati / menamo nostra vita, / e la nave imperita / curre verso lo scolglo. / Li nucler' so' sfidati, / gridano: 'Dieus aìta!', / sperança l' è fallita, / molto fo gran cordollo.

[4] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 225.9: e abiandol chiamado el so alturio, lo imperador chol veschovo tuti li notchieri, zoè XL, li tajà, deli quali un solo non scampà per vertù de san Piero Apostolo, el qual lo imperador solicita mente invocavà...

[5] a Doc. ravenn., 1353, pag. 448.17: in la dita (con)pag(n)ia de sua vo(r)sa, sovra le ditte mille lvr., p(er) pagare dacio, naucleri, bastaxe (e) carre (e) p(er) portare l'olio a Bolog(n)a, lbr. clviiij...

[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 156, S. Eustachio, vol. 3, pag. 1348.5: il signore de la nave accennò a' nocchieri suoi che 'l gittassono in mare per potersi avere così la moglie.

[u.r. 15.10.2021]