0.1invalida, invalido.
0.2 Lat. invalidus (DELI 2 s.v. invalido).
0.3 Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.): 1.
0.4 In testi tosc.: Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Boccaccio, Esposizioni, 1373-74.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.8 Lorenzo Dell'Oso 12.06.2014.
1 Incapace di svolgere det. attività per cause fisiche.
[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 170.1: a costui lassa coloro i quali soperchiano delle perdute navi, e coloro ai quali è rincresciuto delle grandi opere cominciate e delle cose tue; lassa i vecchi di longa etade, e le donne per lo mare fadigate, e ciò che è teco invalido e infermo, e temente de' rischi e de' pericoli...
[2] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIII (i), par. 22, pag. 608.9: se tu tronchi Qualche fraschetta d'una d'este piante, Li pensier c'hai, cioè che quegli che traggono i guai, li quali tu odi, sian gente che per noi si nasconda, si faran tutti monchi, cioè senza alcun valore, sì come è il membro monco, cioè invalido e impotente ad alcuna operazione.
[1] Fazio degli Uberti, Rime varie, a. 1367 (tosc.), 2.18, pag. 42: Quando mi lontanai da quella imagine, / per cui la vista mia è fatta palida, / magra, pensosa, invalida, / per cui io vado ancor di vita povero, / Piramo, Tisbe e quella di Cartagine, / ch' ebbor la voglia tanto a morir calida, / mi dicean: «Dalli, dá, / dalli il tuo core e vienne al nostro novero».