TRONO (1) s.m.

0.1 throni, throno, thronu, tron, trone, troni, tronne, trono, truono.

0.2 Lat. thronum (DELI 2 s.v. trono).

0.3 Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.): 4.

0.4 In testi tosc.: Quindici segni, 1270-90 (pis.); <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; San Brendano pis., XIII/XIV; Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

In testi sett.: Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Serventese romagnolo, XIII tu.d.; Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.) Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Dom. Scolari, c. 1360 (perug.).

In testi sic.: Epist. di lu nostru Signuri, XIV sm. (?) (sic.).

0.5 Locuz. e fras. trono del Signore 1.2; trono di Dio 1.2.

0.7 1 Seggio, spesso sontuoso, su cui in occasioni solenni prende posto un sovrano e simbolo del potere. 1.1 Seggio su cui siede un giudice. 1.2 [Relig.] [In rappresentazioni della corte celestiale:] seggio su cui siede Dio, Cristo o la Vergine. 2 Fig. Dignità, carica di sovrano. 2.1 Estens. Dominio, regno. 3 [Relig.] Nella gerarchia angelica, creature celesti appartenenti al terzo dei nove cori o ordini angelici (gen. plur.).

0.8 Lorenzo Dell'Oso 21.06.2014.

1 Seggio, spesso sontuoso, su cui in occasioni solenni prende posto un sovrano e simbolo del potere.

[1] Serventese romagnolo, XIII tu.d., 37, pag. 881: L'aquila è salita - e[n] trono e tornò lo nido / e vol esere onida - da tal ch'è ne lo sidu...

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 11, pag. 370.17: Come li animi fuoro placati, e le lingue timide si posaro, il re invocando prima li Dei comincia a parlare dall'alto trono...

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 70, vol. 2, pag. 602.11: e puosesi a sedere sopra uno ricco trono rilevato, sì che tutto il popolo il potea vedere, intorniato di parlati e baroni e di cavalieri armati.

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XII (ii), par. 25, pag. 599.26: il re sale sopra il real trono ornato degli ornamenti reali, e il tiranno occupa la signoria intorniato d'orribili armi...

1.1 Seggio su cui siede un giudice.

[1] Gl Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. V, pt. 11, pag. 173.17: Di ciò dicie Davit «Sede sopra il trono», ch'è sedia propia di giudicie, «quelli che giudicha la giustizia»: però che dicie "trono" pone che dia necciessariamente avere ofitio giudicale.

[2] Gl Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 28, pag. 610.13: li Troni nelle sentenze, però che 'l trono è seggia giudiciale; però che di tanta divina grazia sono ripieni, secondo Gregorio, che in loro siede Iddio, e per loro manifesta li suoi giudicii...

1.2 [Relig.] [In rappresentazioni della corte celestiale:] seggio su cui siede Dio, Cristo o la Vergine.

[1] Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.), 121, pag. 632: lo Creator del cel; / lo qualo è 'n meço lor sì se' su un tron reondo, / e li angeli e li santi tuti Ge sta de longo...

[2] Bambaglioli, Tratt., a. 1343 (tosc.), 447, pag. 36: Gl'alti iudici del celeste trono / Sono in sè tutti giusti e veraci; / Ma li mortal fallaci / Per lor fragilità, per lor difecto / Di sua alteçça non ànno inteletto.

[3] Dom. Scolari, c. 1360 (perug.), 28, pag. 11: E poi le vidde insime ingienochiare, / come cholui che bisognoso dono / al suo singnore ardissce ademandare, / denance a qual che triunpha nel trono / dei vintequatro e dei quatro animali, / con umel vista e lamentevel sono.

[4] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 56, pag. 132.26: Quella verçene sanctissima, ragina preciosa, se mixe pur in coro d'essere fiola e sposa de Cristo onipotente, unde l'è mo çoiosa, ch'ella sede insul tronne da gi pei de la gloriosa...

[5] Epist. di lu nostru Signuri, XIV sm. (?) (sic.), pag. 84.19: Iuru a vui pir lu meu thronu et pir la mia sanctissima matri et pir lu meu seiu sanctissimu, lu quali guardanu li cherubin et li seraphin...

- Trono di Dio, del Signore.

[6] a Vang. venez., XIV pm., Matt., cap. 5, pag. 19.7: Io ve digo veraxiamentre che l'omo no dé çurar né per lo celo, enperçò ch'elo è lo tronode lo nostro Signor, [35] né per la terra, enperçò che la terra è fermeça de li nostri pei...

[7] Diatessaron veneto, XIV (tosc.-ven.), cap. 144, pag. 121.35: E chi zura per lo zielo, zura per lo trono de Dio e per quello che sede sovra ello.

2 Fig. Dignità, carica di sovrano.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 1, pag. 63.20: Quegli che dopo lui rimase successore nel reale trono, lasciò appresso di sé molti figliuoli...

[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 26, par. 12, pag. 431.10: da quanta povertà, degiezzione, opressione, rinprocci e perseghuzioni per li prenzi di Roma, all'abbondanza de' tenporali sinblimeté (cioè altezza) di trono e onore, possanza e tranquilità rilevata...

2.1 Estens. Dominio, regno.

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 21, vol. 2, pag. 328.4: E Salomone disse, che la clemenza stabilisce, e fortifica lo trono regale.

[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 27, par. 2, pag. 450.14: Si veramente elli dicie che iqualmente dunque Jacopo à preso il truono di Jerusalem?

3 [Relig.] Nella gerarchia angelica, creature celesti appartenenti al terzo dei nove cori o ordini angelici (gen. plur.).

[1] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1590, pag. 78: Mo ben me par q'el sëa bon / Pregar con grand aflicïon / Deu per la soa resureccion, / Per la mirabel asension, / Per tron e domenacïon...

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura aurea, 418, pag. 165: Li Angeli e li Archangeli ge cantan li matin / E Dominatïon e Tron e Cherubin, / Dapress li Principati Virtú e Seraphin / Con tut le Poëstá fazand li bei ingin.

[3] Quindici segni, 1270-90 (pis.), 244, pag. 257, col. 1: li Angeli tremerano / per la paura che arano / Cherubini e Serafini / Dominationes e Troni / et le Vertude che in cielo sono, / che vedrano lo cielo aprire / e la terra tutta fremire...

[4] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 73.7, pag. 304: Aguardate esto mercato, - che Deo patre ci ha envestito; / angeli, troni...

[5] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 12, vol. 1, pag. 40.20: Questi sono gli ordini: angioli, arcangioli, troni, dominazioni, virtudi, principati, potestati, cherubini e serafini.

[6] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 60.33: «Salute fia alo Dio nosso che siè sopra l' ordine deli angeli, che si chiama truono, ed al'angnello».

[7] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 28, 97-114, pag. 631, col. 1.14: Lo primo ternaro. Quest'è la prima ierarcía, e questo ordene de' 'Troni' si è lo so termine.

[8] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 27, pag. 133.5: Tuti gli altri ordin de quî spiriti beai: Virtue Principai Poestae Dominacion Troni Cherubin e Serafin illuminan hi cor e le mente de gli electi de De' de veraxo cognossemento...

[9] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 7.9, pag. 552: Cherubin, Serafin la prima e Trone; / ne la seconda sì è Principato / con Podestate e Dominazïone...

[10] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 7, pag. 224.28: Laudato, benedeto e rengraciato sia l'ordene d'i Troni.