IDROPISÌA s.f.

0.1 diproxia, dropissia, etropesia, etropesìa, idropesi, idropesì, idropesia, idropisi, idropisia, idropissia, idropixia, itropesia, ritropisia, tropichia, ydropesia, ydropexia, ydropisia, ytropisia, ytropixia; f: tropicía.

0.2 Lat. hydropisis (DELI 2 s.v. idro-).

0.3 Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.): 1.

0.4 In testi tosc.: Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.); Libro pietre preziose, XIV in. (fior.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); f Bagni di Pozzuoli, c. 1340 (napol.).

In testi sic.: Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.).

0.5 Accento incerto nelle forme idropesi, idropisi di Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.) e, limitatamente alla seconda, del Libro della cura delle malattie, XIV pi.di. (fior.). L'accento di idropesì di Dante, Commedia, a. 1321 è invece assicurato dal metro.

La forma singolare diproxia dell'Anonimo Genovese «può derivare da due metatesi incrociate»: cfr. Cocito, Anon. gen., p. 247. Cfr. anche Nicolas, Anon. gen., p. 126.

Locuz. e fras. idropisia carnosa 1; cadere in idropisia 1.1.

0.7 1 [Med.] Malattia causata da disturbi della digestione e consistente nell'accumulo abnorme di liquidi sierosi nei tessuti o nelle cavità del corpo, di cui provoca un parziale o generale rigonfiamento oltre a una forte sensazione di sete. 1.1 Fras. Cadere in idropisia: essere colpito da tale malattia.

0.8 Luca Morlino 27.08.2013.

1 [Med.] Malattia causata da disturbi della digestione e consistente nell'accumulo abnorme di liquidi sierosi nei tessuti o nelle cavità del corpo, di cui provoca un parziale o generale rigonfiamento oltre a una forte sensazione di sete.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 21.6, pag. 135: A me la freve quartana, / la contina e la terzana, / la doppia cotidïana / co la granne etropesia.

[2] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Rubriche, pag. 36.26: Capitol de la idropesia.

[3] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 32.8, pag. 15: Polverizzata sana tutte arsure, / contra ritropisia molt' ha valore: / a· Lapidar conven ch'om se ne fidi.

[4] Libro pietre preziose, XIV in. (fior.), pag. 313.25: Qualunque persona il porta castamente, sì scaccia la febbre e la idropisia, e molto giova a la femmina quando partorisce.

[5] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 3, pag. 143.29: e perciò si ne debono guardare coloro ch'àno la conplexione malinconicha, perciò che di sua natura fa venire quartana, rongna, dropissia, litigini...

[6] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 39.137, pag. 247: È questa soza marotia / semejante di diproxia / ché l'omo avairo e coveoso / pu bevando è secceoso.

[7] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 30.52, vol. 1, pag. 513: La grave idropesì, che sì dispaia / le membra con l'omor che mal converte, / che 'l viso non risponde a la ventraia, / faceva lui tener le labbra aperte / come l'etico fa, che per la sete / l'un verso 'l mento e l'altro in sù rinverte.

[8] Gl F Libro della cura delle malattie, XIV pi.di. (fior.): E sia manifesto che sono tre spezie d'idropisi, cioè tre maniere. L'una è appellata iposarca, l'altra asclite, e la terza è chiamata timpanite. || Manuzzi, Cura malattie, p. 40.

[9] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 30, pag. 520.10: La idropisia nasce da mala digestione, sì che li omori indigesti che ssi ispandono, enfiano così le carni e la buccia...

[10] f Bagni di Pozzuoli, c. 1340 (napol.), XXXV De Spellunca, 620, pag. 69: Tropicía suctilissima da te destrugerrai, / et tosse iniqua et aspera tucta la caçerrai… || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

[11] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 21, vol. 1, pag. 169.13: La settima infermità si è idropisia, ed è assomigliato l' avaro all' idropico e per la inflazione, e per lo fetente anelito, e per la sete insaziabile.

[12] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 29, pag. 39.9: Item la tropichia di cauda materia tosto sana, si continua di maniari endivia et di biviri l'acqua duvi fussi cocta la dita erba.

- Locuz. nom. Idropisia carnosa: lo stesso che anasarca.

[13] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 81, pag. 339.29: Se dela sua carne berai con osimello, sì ène buona contro ydropisia carnosa et a vitio d'ogni idropisia, et contra atrattione di nerbi et contra parlasino, et dolore di reni et contra fruxo d'omori di vescica.

[14] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Bestiario, cap. 10, pag. 416.19: E çoa al spasmo e a le passiom de le rene e a quilli che ha ydropesia carnoxa.

1.1 Fras. Cadere in idropisia: essere colpito da tale malattia.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 3.71, pag. 12: L'acqua che beio noceme, caio 'n etropesìa...

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 29, S. Paola, vol. 1, pag. 273.15: sì la confortarono i medici per ristoramento del corpo d'usare d'uno vino piccolo e poco, acciò che bevendo acqua non cadesse in idropisia...

[u.r. 27.11.2019]