LEARDO agg.

1 [Detto del manto dei cavalli:] di colore grigio per la mescolanza di pelo bianco e nero.

[1] Doc. merc. Gallerani, 1304-1308 (sen.), 3, pag. 218.3: Il baio spesso pulliese. Il picciolo baio. I· leardo.

[2] Libro Gallerani di Londra, 1305-1308 (sen.), pag. 54.26: Ittem 8 lb. 6 s. 9 d. sterl. che dieno avere detti nostri di Parigi per ciento dodici lb. diecie s. torn. che pagarò per uno cavallo leardo che detto Biagio conprò a Cambragio di detto mese.

[3] Doc. fior., 1306-25, pag. 98.39: E deono avere, i· k. gienaio CCCX, in fio., p(er) un cavalo leardo p(er) la cavalata lb. L s. XV.

[4] Libro vermiglio, 1333-37 (fior.), pag. 13.37: E de dare a dì VI di maggio MCCCXXXIII fior. diciesette d'oro per uno ronzino leardo, che choperamo da li Acciaiuoli cho chorataggio e cho prestaggio e per lo fante che lo menò a Niomisi.

[5] Doc. aret., 1335-38, pag. 148.17: Gianni Todescho dea dare questo dì, i q(ua)li prestai sopre uno ronzino leardo, como se chontiene e·lla charta fatta p(er) mano de s(er)e Riccio in Fordeponte, questo dì recievette Menciarino la ditta charta, fio. IIJ d'oro.

[6] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 74.15: Po' li setteciento crociati sequitao esso re Alfonzo a cavallo in uno cavallo ferrante liardo.

[7] Tristano Cors., XIV ex. (ven.), pag. 114.29: Quando miser Hestor de Mare vede abatudo suo fradello, ello n'à tropo granda ira; el sedeva sovra un caval liardo, e lor lo fer delli speroni e s'adreça a miser Tristan là ovi ello lo vede en la maçor presia.

- [Con rif. allo stesso pelo].

[8] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 11.84, pag. 60: Lui seguitava frontiero e gagliardo / Federigo secondo; e 'l Barbarossa / sopr'un forte roncion di pel leardo, / cavalleroso e di persona grossa...