MANDRÀGOLA s.f.

0.1 mandragola, mandragole, mandragora, mandragore, medragora.

0.2 Lat. mandragora (DELI 2 s.v. mandragola).

0.3 Tesoro volg., XIII ex. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Tesoro volg., XIII ex. (fior.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

0.7 1 [Bot.] Pianta appartenente alla famiglia delle Solanacee, dalle radici molto grosse di aspetto antropomorfo, dalle foglie larghe e corrugate e dai frutti a bacca, ritenuta potenzialmente velenosa o all'opposto salutifera e in partic. dotata di virtù afrodisiache e fecondanti. Estens. Il frutto di tale pianta.

0.8 Luca Morlino 09.09.2013.

1 [Bot.] Pianta appartenente alla famiglia delle Solanacee, dalle radici molto grosse di aspetto antropomorfo, dalle foglie larghe e corrugate e dai frutti a bacca, ritenuta potenzialmente velenosa o all'opposto salutifera e in partic. dotata di virtù afrodisiache e fecondanti. Estens. Il frutto di tale pianta.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 54, pag. 173.3: li due compagni [[elefanti]] se ne vanno insieme verso oriente appresso al paradiso delitiarum, tanto che la femina trova una erba che l'uomo chiama mandragora, e mangiane ella, e fa sì che ne mangia il maschio con lei, ed incontanente riscaldansi, e ingenerano uno figliuolo e non più...

[2] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Rubriche, pag. 57.12: Capitol de la mandragora.

[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, [cap. 1], pag. 125.16: E se voi volete ch'elli no rimettano già mai, sì vi ungniete apresso con sanghue di tortolla overo con sangue di vispistrello o con sangue di rane, e lavate apreso con acieto là dove giusquiano bia[n]co e nero e mandragora e opio sieno cotti e bolliti.

[4] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 30, pag. 32.22: «Il figliuolo che voi avete in corpo sarà isforzonato o volete pazzo, e sì vi dirò il perché. Egli avenne che il vostro marito vi diede mangiare d'una mandragola maschio; e poi si coricò allato a voi e fece l'opera per aver figliuol maschio».

[5] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 6, pag. 391.28: Però anche Rachel bella, e sterile, che tiene figura della Chiesa, si lamentava della sterilità: e Lia per le mandragore, che diede a Rachel, si fece concedere da lei, che seco la notte giacere dovesse Giacob loro marito per averne figliuoli; ed essa Rachel però volle le mandragore per potere di lui ingravidare.

[6] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 80, pag. 338.31: quelli compagni [[elefanti]] se ne vanno verso oriente presso al paradiso dilitiano, tanto che la femina trova una erba la quale àne nome mandragola et mangiane di quella erba in buona quantitade et tanto istringe poi suo marito che elli ne mangia con liei.

[7] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 326, pag. 364.15: Raxis dixe: Alguni antigi de Babilonia me disse che una puta avea magnò cinque pumi de mandragora, e chaçì strangosà e deventà rossa.

[8] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 155, pag. 292.8: recipe d(e) mandrago(r)a, et d(e) obio, d(e) seme(n)te d(e)ll'una et d(e)ll'alt(r)a, d(e) sem(en)te d(e) iusq(ui)amo, ugualm(en)te o(n)c(e) iij, et d(e) noce moscato o(n)c(e) ij, et d(e) lu anabola onc(e) j; tame i(n) p(r)imo coci li scorci d(e) lu iusq(u)amo et d(e) la medrago(r)a e(n) ne l'acq(u)a tanto ch(e) l'acq(u)a sia rosscia.

- [Con rif. all'aspetto antropomorfo delle radici].

[9] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 159, pag. 382.2: Fra gli altri, quasi nell' ultimo della sua vita, n' ebbe uno che parea uno cammello, con una schiena che parea Pinza di monte, e con una testa di mandragola, la sua groppa era, che parea un bue magro; quando elli li dava una spronata, e' si movea d' un pezzo, come se fosse di legno, alzando il muso verso il cielo...