MANDRIA s.f.

0.1 mandra, mandre, mandri, mandria, mandrie.

0.2 Lat. mandra (DELI 2 s.v. mandria).

0.3 Doc. sang., 1228: 2.

0.4 In testi tosc.: Doc. sang., 1228; Pallamidesse Bellindote (ed. Monaci), a. 1280 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Doc. amiat., 1368.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.); Lucidario ver., XIV; Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi mediani e merid.: Gillio Lelli, Rime (ed. Mancini), XIV pm. (perug.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. a mandria 3; da mandria 1.1.

0.7 1 Moltitudine di animali della stessa specie; branco. 1.1 Locuz. agg. Da mandria: adatto a far da guardia a un branco di animali. 1.2 Fig. [In contesto relig.:] l'insieme dei fedeli o dei beati. 2 Estens. Terreno adibito al pascolo del bestiame. 2.1 Estens. Spazio recintato in cui si richiude il bestiame. 3 Fig. Gruppo numeroso di persone.

0.8 Luca Morlino 04.09.2012.

1 Moltitudine di animali della stessa specie; branco.

[1] Pallamidesse Bellindote (ed. Monaci), a. 1280 (fior.), 17, pag. 292: Amore, poi che ti piacie, / fatto sono salamandra / e tutora vivo in foco; / e come 'l cierbio facie, / ch'escie de la mandra, / va a morire a grido loco, / similemente m'impilglio...

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 9: p(er) una pecora malata tucta la ma(n)dra si ne corro(m)pe...

[3] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 281.3: O pazzo, tu affidi le paurose colombe al terzuolo e affidi la mandra delle pecore al montanaresco lupo.

[4] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 5, reg. 15.5, vol. 2, pag. 106: Hom che non à in sua ordine vita / ben fa ognun che vita, / ch'augelli assai ànno cautela e duce, / et ancor si conduce / mandria di vitelli a la campana, / ancor la spica a certo ordine grana.

[5] Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.), 219, pag. 31: E quella da la paia, Alexandria, / contro Bergoio non è stata bonna / unde à sitiata soa mandria.

[6] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 70, pag. 254.17: E stando uno giorno alla fontana cogli detti pastori, sìe v'arrivarono otto lioni; e gli pastori per paura tutti fuggirono e lasciarono le loro mandrie; e solo Tristano rimase quivi nella compagnia di cinque cani, gli quali erano forti e grossi mastini.

[7] Doc. amiat., 1368, pag. 103.33: It. trovai a co(n)to a la ma(n)dria asengniate a ·(m)me p(er) uno de' fedeli comessarii e p(er) li pecorari peco(r)e tosate VI.C LXXIIII entra quali c' erano assai castroni.

[8] Lucidario ver., XIV, L. 2, quaest. 93, pag. 157.23: Ne la mandra dei porchi non serave intrati, segondo che disso lo santo vangelio, se no per otriamento del Nostro Segnoro.

[9] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 21, pag. 192.12: «Se tu ne caci, dà-ne licencia de intrar in quela mandria de porci», e Criste lo concedé.

1.1 Locuz. agg. Da mandria: adatto a far da guardia a un branco di animali.

[1] Gillio Lelli, Rime (ed. Mancini), XIV pm. (perug.), App. II, 4.1, vol. 1, pag. 214: Magiolo, el tuo brachetto fu da mandria, / che per cercar non dié' mai naso a stoppola; / o per tema de spine over di lloppola, / fugito nelle part'è d'Alisandria.

1.2 Fig. [In contesto relig.:] l'insieme dei fedeli o dei beati.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 44.18: Questi sono li lupi rapaci de la parte dentro, dimostranti di fuore mansuetudine di pecore, infin'a tanto che possano intrare ne la mandria del Signore.

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 9, pag. 227.19: In questa IIIJ parte introduce l'Autore un'altra anima della santa mandra...

2 Estens. Terreno adibito al pascolo del bestiame.

[1] Doc. sang., 1228, pag. 59.12: Ite(m) ànno tolto uno bosco mandria el quale è di sopra Galgano (e) Biro Balsafolle (e) dal'atro lato è Fidança (e) dal' atro lato el santo.

- [Con rif. a un prodotto alimentare].

[2] Doc. fior., 1286-90, [1288], pag. 194.29: It. per una forma di chascio di mandra; pesò lib. v, <dì> in kl. luglio, s. v.

2.1 Estens. Spazio recintato in cui si richiude il bestiame.

[1] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 22, pag. 106.24: Appressu kistu locu ubi kistu previte fo sucterratu, sì nch'era una mandra de pecure, e quandu l'omu volia andare alla porta de la ecclesia, ascuntrava kistu locu ubi era la mandra de le pecure. || Traduce il lat. caulae ovium.

[2] F Esopo Laur., XIV (tosc.), 17: Essendo andato il Lupo alla mandria dil Pecorajo e recatone assai pecore, molto si stava nella sua ispilonca con grande agio. || Targioni Tozzetti-Gargani, Favole, p. 17.

3 Fig. Gruppo numeroso di persone.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 22, cap. 1, par. 4, pag. 349.10: o anima bella sopra tutte le altre donne, se tu non ti cognosci, esci fuori e vattene dopo le mandrie de' compagni tuoi...

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 9, cap. 2.134, pag. 269: Cotanto dico a cchi guardar conviene / Mandria di donne cotali; / Che con tutti serrami e colle guardie, / E con tutte cautele, / Assai farà, se ben conducie e guarda...

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 3, 79-93, pag. 50, col. 1.8: cusí le prime [anime de quella mandria vedendo] novità, çoè D. che feva ombra, perch'era lí col corpo, sí s'arestono...

[4] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 26.73, pag. 164: In questo tempo raunò gran mandra / Otto di gente e, in Francia combattendo, / coniglio venne e Filippo calandra.

- Locuz. avv. A mandra: in gruppo, in massa.

[5] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 15.60, pag. 297: Donne gentil, con voce di calandra, / là vidi e gran pasture e ricchi armenti / e pecore infinite andare a mandra.