0.1 marchesana, marchesane, marqesana.
0.2 Da marchese.
0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.
0.4 In testi tosc.: Rustico Filippi, XIII sm. (fior.); Poes. an. pis., XIV.
In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Lo stesso che marchesa.
0.8 Luca Morlino 05.09.2014.
[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 210, pag. 532: Ancor d' un altro fato eu me son recordato, / de l' alta marqesana qe fo de Monferato...
[2] Legg. S. Elisab. d'Ungheria, XIV m. (tosc.), cap. 4, pag. 17.26: Essendo adunque una fiata appellata ad una sua predica, e venutavi la marchesana de Mesenenza, quella inpedita non vi venne.
[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, 5, pag. 50.29: E dopo alcun riposo preso in camere ornatissime di ciò che a quelle, per dovere un sì fatto re ricevere, s'appartiene, venuta l'ora del desinare, il re e la marchesana a una tavola sedettero e gli altri secondo le loro qualità a altre mense furono onorati.
[4] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 63.20: Di quantunque prodezza uomo di popolo si truovi, si par cosa di troppo mal suono ed è tenuto tra le genti grande discendere e grande cadimento, se marchesana, o contessa, o altra di maggiore ordine femmina, uomo popolare a suo amore congiugne...
[5] Poes. an. pis., XIV, 214, pag. 13: reine, inperadrici, / marchesane e contesse / tutte le son davanti / con umeli senbianti, / facciendo[le] tutt' ora conpagnia, / seguendo la sua alta signoria.
[u.r. 25.07.2022; doc. parzialm. aggiorn.]