SMALTIRE v.

0.1 ismaltire, ismaltirebbe, ismaltiscasi, ismaltisce, ismaltiscelo, ismaltiscesi, ismaltisci, ismaltit', ismaltito, smaltiamo, smalticxissi, smaltirà , smaltire, smaltirete, smaltiri, smaltisca, smaltiscano, smaltisce, smaltiscu, smaltita, smaltite, smaltiti, smaltito; f: ismaltiscono, ismaltisse.

0.2 Got. smaltjan (DELI 2 s.v. smaltire).

0.3 <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>: 1.

0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; F Giamboni, Della miseria dell'uomo, a. 1292 (fior.); a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.); Poes. an. fior., p. 1315; Gloss. lat.-aret., XIV m.

In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).

0.5 Locuz. e fras. bene smaltire 1; smaltire bene 1; smaltire la cruda 1.

0.6 N Già att. nelle Derivationes di Uguccione da Pisa: «Digero, -ris, id est esplicare vel ordinare vel ordine descrivere, in numerum ordinare vel exponere vel dividere ordinatim vel evacuare, ebrietatem disponere, quod vulgariter dicitur smaltire, quod fit cum cibaria et potus in stomaco dividuntur» (Cecchini, Uguccione, p. 525).

0.7 1 Lo stesso che digerire. Bene smaltire, smaltire bene. 1.1 [Rif. all'azione del caldo sul cibo ingerito: decomporre, trasformare e rendere assimilabile nella digestione. 1.2 [Med.] [Rif. al sangue:] liberare dalle sostanze di scarto, depurare. 1.3 Evacuare l'intestino. 1.3 [Filos.] [Med.] [Rif. alle interazioni tra il freddo, il caldo e l'umido:] lo stesso che dissipare. 3 Dividere e ordinare. 4 Fig. [Rif. a una condizione o sensazione neg.:] far passare, superare o neutralizzare. 4.1 Fig. [Rif. al danno:] cancellare con un'adeguata compensazione.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 10.02.2014.

1 Lo stesso che digerire. Bene smaltire, smaltire bene.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 11, pag. 174.4: quelli che vuole mantenere la sanità del suo corpo, non die mangiare, sed elli non à ismaltito quello ch'elli à mangiato di prima.

[2] F Giamboni, Della miseria dell'uomo, a. 1292 (fior.), cap. 19: no pote ricuocere tanto cibo, quanto di soperchio è ito nel ventre, e così non esce da che non è ismaltito, anzi vi si corrompe dentro... || Tassi, Giamboni, p. 78.

[3] a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 6, pag. 7.11: e a' collerici e a tutti quegli c'ànno male o sono aflitti per flemma sottile e viscosa, e a quegli ke non ismaltiscono il cibo...

[4] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 76.14, pag. 194: Dunque, quest'uom come morir potrebbe, / che sa cotanto ed è sì naturato, / che come struzzo 'l ferr' ismaltirebbe?

[5] f Almansore volg. (ed. Piro), XIV in. (fior.), L. IX, cap. 13: E questo cotale medicamento opera e fa letitia, e bello colore, e bene ismaltire e digerere, e ritarda lo 'nkanutire. || Piro, Almansore, p. 719.

[6] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 16, pag. 136.9: fusse stato del cibo ch'elli arebbeno mangiato, non avendolo ismaltito.

[7] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 29, pag. 36.13: E non si dia loro il cibo di nuovo, se prima non hanno smaltito il vecchio, perocchè tosto morrebbero.

[8] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 286.21: digero, ris, p(er) ismaltire.

[9] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 50.18: fa orinare, fa bene ismaltire il cibo.

[10] a Libro Drittafede, 1337-61 (fior.), pag. 196.6: e ma[n]giare quelo che lo stomacho possa ismaltire, e no[n] più.

[11] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 7, par. 1, vol. 1, pag. 96.14: et non mi cunsumu nè mi distruiu nè mi smaltiscu per lu stomacu di lu cibatu...

[12] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV (fior.), L. 4, cap. 35, pag. 402.16: Anche si chonviene chi vuole asagiare il vino né amara esca né salata né altra che 'l gusto transmuti, ma masimamente quando poco mangiasse e bene ismaltisse.

[13] Gl Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), cap. 14, pag. 67.31: Lo inferno e lo avaro, l' uno e l' altro mangia e non digestisce, cioè ismaltisce e non manda fuori, riceve e non rende.

- [Rif. a un animale].

[14] Trattato de' falconi, XIV in. (tosc.), cap. 7, pag. 19.17: e quand' egli avrà ismaltito, portalo all'acqua, e largalo gorgare...

[15] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 32, pag. 293.11: Ad presso die tu guardare se elli ismaltisce bene et deliberamente secundo la quantitade del pasto...

[16] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 7, pag. 581.16: pir lu troppu maniari oriu oi granu, lu quali non lu pò smaltiri...

[17] Malattie de' falconi, XIV (tosc.>lomb.), cap. 25, pag. 38.15: e se ello smaltirà bene, serà guarito...

- [Rif. all'assorbimento del vino].

[18] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV (fior.), L. 4, cap. 47, pag. 425.23: Ma il vino sottile aquoso senpre si truova chon biancheza e chiareza, overo agevolemente nello stomacho si smaltiscie e lle vene perfora...

[19] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 1 Re 25, vol. 3, pag. 144.3: La mattina venuta, avendo Nabal ismaltito il vino, la sua moglie gli significò queste parole; e il cuore dentro divenuto tutto morto, e' diventò come pietra.

- Smaltire la cruda: smaltire la sbornia. || (Bettarini Bruni).

[20] Poes. an. tosc., XIV (2), 32.8, pag. 334: El buon vin e 'l bruzesco me guerisce, / che mme ne vien di rose e di viuole, / or bea innacquato chi ber[e] [lo] vuole / ché la cruda [gia]mai non si smaltisce.

- [In contesto fig.].

[21] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 84, pag. 232.18: Questo dobbiam far noi delle cose, che nutricano lo 'ngegno, perché noi non dobbiamo sofferire, ch'elle rimangano intere, e strane, anzi le dobbiamo cuocere, e smaltire, perocché se altro modo ne tegnamo, elle andranno in nostra memoria, e non nel nostro ingegno.

[22] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 17, 121-132, pag. 509.2: quando sarà digesta; cioè quando sarà smaltita, cioè quando sarà bene intesa la voce tua...

- Sost.

[23] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 83, col. 2.12: Et la sustança dell'orina sottile assimiglia alla sottiglieçça dell'acqua, significa deboleçça della virtude digestiva e dello smaltire.

[24] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 28, 22-27, pag. 719.37: imperò che nello smaltire si divide questo grosso umore dal nutrimento del corpo.

1.1 [Rif. all'azione del caldo sul cibo ingerito: decomporre, trasformare e rendere assimilabile nella digestione.

[1] F Libro della cura delle malattie, XIV pi.di. (fior.): se mangiassimo tanto che 'l caldo naturale non potesse ismaltire, farebbe fastidio... || Manuzzi, Cura malattie, p. 31.

[2] F Libello per conservare la sanità , XIV pi.di. (fior.): E s'egli avviene che tu pigli prima i grossi e gravi cibi, questo te n'avverrà, che' grossi cibi penano molto a smaltire, e' lievi tosto si smaltiscono e corrompono, ed essendo gli grossi di sotto, no lasciano andare gli sottili a smaltire... || Manuzzi, Libello, p. 4.

1.2 [Med.] [Rif. al sangue:] liberare dalle sostanze di scarto, depurare.

[1] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 25, 31-60, pag. 600.22: Ancor digesto; cioè smaltito quello sangue che rimane ne le vene, mandato quive de la natura perchè si smaltisca, ancora descende da le vene per certe vene ordinate a ciò ne' vagelli spermatici che sono tra' due testiculi...

1.3 Evacuare l'intestino.

[1] F Mascalcia Mosè da Palermo volg., XIV (tosc.), I, cap. 41: Sapie che la medicina la quale si chiama fieno greco iuova a tutte le infermità le quali sono nel corpo del cavallo, cioè allo stomaco, al vizio de la splenie [[...]] e quando non puote manicare, né smaltire per lo male de la ventosità... || Delprato-Barbieri, Mascalcia, p. 34.

2 [Filos.] [Med.] [Rif. alle interazioni tra il freddo, il caldo e l'umido:] lo stesso che dissipare.

[1] x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.), L. 3, pag. 37: Allora tantosto cessore il vapore delle fiamme, e lo vomito mortale del fuoco tantosto fue smaltito, e ritornato il chiaro aere, e divenute vane le fiamme alla sua humida natura tornarono...

[2] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 23, ch., pag. 274.24: E simigliantemente quando i raggiuoli del sole riscaldano il mare, lievano del mare l'acque più sottili, e poscia discendono a le concavità della terra per la sua porosità e diventano dolci, imperciò che il caldo ismaltisce l'umido e assottillialo, e mescolavi molto aereo...

3 Dividere e ordinare.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, cap. 6, pag. 161.10: ma il Fato le singule cose in movimento distribuite, smaltisce in luoghi, in forme e in tempi...

4 Fig. [Rif. a una condizione o sensazione neg.:] far passare, superare o neutralizzare.

[1] Poes. an. fior., p. 1315, 66, pag. 964: per non scemar del colmo de la Bruna, / passerà esta fortuna / e smaltirà 'l disnor temendo il danno.

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 29, vol. 1, pag. 256.2: Onde se nullo è, che perdoni, perdona molto tardi, cioè quando per lunghi tempi le ingiurie, e le offese sono in alcun modo smaltite, e dimenticate...

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 7, vol. 2, pag. 291.15: quello che no· ssi potea smaltire era che 'l Comune avea offerta tutta sua possa al legato a disfare la compagna a ccacciarla de' terreni della Chiesa...

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 115, pag. 435.30: questa ira nascosa si diminuisca o si lasci; per che segue esser di necessità o che per vendetta o che per lungheza di tempo, nella quale ogni cosa diminuisce, ella intiepidisca e ismaltiscasi e ritorni in niente.

[5] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 20, 55-66, pag. 569.21: per le tribulazioni che ebbe ai loro tempi, che anco nel 1300 non erano smaltite.

4.1 Fig. [Rif. al danno:] cancellare con un'adeguata compensazione.

[1] x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.), L. 7, pag. 91: acciòche la potenza vostra smaltisca li nostri danni...

[2] Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.), 31.8, pag. 747: Non siate a tôr l'altrui cotanto avari, / che alcun per voi fuor di ragion sie morto, / per quella fé che a Gesu Cristo porto, / ché troppo al fin gli smaltirete cari!