0.1 intença, intensa, intenza, 'ntensa, 'ntenza.
0.2 Prov. entensa (DEI s.v. intenza).
0.3 Bandino, a. 1294 (tosc.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Bandino, a. 1294 (tosc.); Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.); Lotto di ser Dato (ed. Ageno), XIII sm. (pis.); Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.).
In testi sett.: Rime Mem. bologn., 1301-24, [1311].
0.7 1 Aspirazione, propensione dell'animo; proposito, intenzione. 1.1 Intensa propensione affettiva per qno, amore. 1.2 Sinedd. Persona cui si rivolge l'affetto, persona amata. 2 Ciò che si vuole far intendere con un discorso, un ragionamento; intendimento, opinione. 2.1 Capacità di comprendere un concetto, intelligenza. 3 [Filos.] Rappresentazione intellettuale, concetto; denominazione di un concetto.
0.8 Zeno Verlato 02.09.2013.
1 Aspirazione, propensione dell'animo; proposito, intenzione.
[1] Neri de' Visdomini (ed. Panvini), XIII sm. (fior.), 1.24, pag. 244: Certo non agio intenza / di trovare pietanza / e non agio speranza.
[2] Lotto di ser Dato (ed. Ageno), XIII sm. (pis.), 71, pag. 88: Consigl[i]o ben, chi di servirla à 'ntensa, / guardisi non cadere a ttal perdensa.
[3] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 39.31, vol. 1, pag. 266: udendo quella voce / de martirio fo inamorato. / Fo tale intença - partença: / divenne frate minore...
[4] Terino da Castelfior., XIII sm. (tosc.), canz. 2.60, pag. 142: La vostra benvolenza / vogliendo io aquistare, / non me ne può fallire intendimento; / ché s'i' compio mia intenza / di vostro inamorare, / agio di tutte gioie compimento...
[5] Fiore, XIII u.q. (fior.), 39.1, pag. 80: «Di trareti d'amar nonn è mia 'ntenza», / Disse Ragion, «né da ciò non ti butto, / Ch'i' vo' ben che ttu ami il mondo tutto...
[6] Legg. S. Caterina, XIV in. (tosc.), str. 4.9, pag. 486: da oggi a trenta giorni ti ripensa / se tu ài ragione o difensa; / e se tu di credermi aggi intensa, / prendi quanto sai adomandare».
[7] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 7, 11.110, vol. 3, pag. 209: Ma pur ad ubidença / sia tutta lor intença, / s' el non è contra Dio / comandamento rio.
[8] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 348, pag. 366.4: Elli mise tucta sua intenza a questa uopara fare e bene ordenare...
[9] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 35 [Antonio da Ferrara].45, pag. 74: sia maladetto [[...]] 'l padre mio [[...]]. / Io maladico il suo buono intellecto, / che di suo stato vile / volse agrandir mio stile / e fuor delli animali trarmi a sciensa. / Maledetta la intensa e quel sudore / che per mio studio spese...
[10] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 2, 6.6, pag. 21: poi chiamò 'l re [[...]] / a sé quel savio dimagnificenza / e 'l suo voler nascoso non gli tenne: / anco gli disse pura la suo intenza...
1.1 Intensa propensione affettiva per qno, amore.
[1] Bandino, a. 1294 (tosc.), 13, pag. 87: D'amor ragiona, se se' aconpagnato; / a le' tu, o' sta' con ella, gioi né 'ntenza / tutto cela: così porai amare.
[2] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 103.4, pag. 615: Lo gran valore - e la gentil plagensa / e la valensa - che ten vostro core, / a mio dolore - fece far partensa / e la mia 'ntensa - ponere 'n voi...
[3] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 10.40, pag. 43: E la valente, in cui messo ag[g]io intenza, / s'eo non veio in presenza, / non pote gioia aver già la mia vita...
[4] Rinuccino, Rime, XIII sm. (fior.), 2.7, pag. 39: già mai non averag[g]io 'n altra 'ntenza, / ma sempre fermo sarò voi amando.
[5] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 5.54, pag. 40: già mai non [mi] credo alcuna noia, / pezansa né dogl[i]ensa, / poi la mia 'ntensa - in voi solo dimora...
[6] Rime Mem. bologn., 1301-24, [1311] 64.10, pag. 93: Sì m' aviti conquixo / che sum vostro e no meo, / tant' è vostra valença / quando ve sonto a vixo. / De', mo cum faraço eo / per dir la mia inte[n]ça?
1.2 Sinedd. Persona cui si rivolge l'affetto, persona amata.
[1] Dante da Maiano, XIII ex. (fior.), 35.5, pag. 103: Ed eo amando voi, dolce mia intenza, / in cui donat' ho l' arma e 'l corpo e 'l core, / provando di ciascun lo suo sentore / aggio di ciò verace canoscenza.
2 Ciò che si vuole far intendere con un discorso, un ragionamento; intendimento, opinione.
[1] Pacino Angiulieri (ed. Menichetti), XIII sm. (fior.), D. 15a.14, pag. 402: e se 'ntramet[t]er tenzon mi volete / d'amor che fa li suoi amanti gioire, / chiudete in un sonetto vostra intenza.
[2] Schiatta Pallavillani, XIII sm. (fior.), 51a.8, pag. 181: Ed i', 'n voi, veg[g]io folli detti tanti, / che ' buoni, contro a' rei, nonn àn potenza: / di ciò averete al core dolgli'e schianti, / quando, da sez[z]o savrete la 'ntenza!
[3] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 73, pag. 684.13: parendo loro com'a gente dotti di guerra del Chianti sentire la 'ntenza di messer Pandolfo...
2.1 Capacità di comprendere un concetto, intelligenza.
[1] Monte Andrea (ed. Contini), XIII sm. (fior.), canz. 2.32, pag. 461: Dunqua chi ha provedenza / ha diritta intenza / di ciò che fa il paone / per poca falligione, / c'ha tanta di bellezza...
[2] Frate Ubertino, XIII sm. (tosc.), 2a.49, pag. 12: de le chiosate note / manifesta si puote avere intenza: / chi nonn intenda detto de' tacere.
3 [Filos.] Rappresentazione intellettuale, concetto; denominazione di un concetto.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 24.75, vol. 3, pag. 399: «Le profonde cose / che mi largiscon qui la lor parvenza, / a li occhi di là giù son sì ascose, / che l'esser loro v'è in sola credenza, / sopra la qual si fonda l'alta spene; / e però di sustanza prende intenza. / E da questa credenza ci convene / silogizzar, sanz' avere altra vista: / però intenza d'argomento tene».